Ditta ticinese… nel tunnel Nomina prestigiosa
Lo studio di ingegneria luganese Pini Swiss Engineers lavorerà per il tunnel di base del Moncenisio, la maxigalleria da 57 km che verrà scavata tra Italia e Francia. Telt, la società incaricata di realizzare e gestire la nuova ferrovia Torino-Lione, ha affidato i contratti per le attività tecniche, del valore complessivo di 800 mila euro. Alla Pini Swiss Engineers è stata assegnata la direzione lavori delle nicchie di interscambio alla Maddalena, mentre il raggruppamento torinese Industrial Engineering Consultants / Gae engienering si è aggiudicato il coordinamento della sicurezza sul lavoro. Le 23 nicchie di interscambio, inserite ogni 400 metri, saranno realizzate in 15 mesi – prevede Telt – nei 7’020 metri del cunicolo esplorativo di Chiomonte, in Valle di Susa, completato a febbraio 2017, e serviranno per la circolazione dei mezzi impiegati nello scavo della galleria principale della Torino-Lione. Il contratto ha un valore di quasi 600mila euro. «Entriamo nella fase operativa del tunnel di base del Moncenisio anche in Italia» spiega Mario Virano, direttore generale di Telt. La facoltà di medicina dell’Università di Zurigo ha conferito al dottor Daniel Sürder la libera docenza in cardiologia. Residente a Magliaso, il medico attivo al Cardiocentro e alla Clinica luganese ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento e l’autorizzazione a condurre autonomamente progetti di ricerca. La nomina non è legata a una cattedra e a un posto di ruolo ma è senz’altro di rilievo e di prestigio. Sürder, dopo la laurea in medicina all’Università di Berlino, ha lavorato al Cardiocentro come medico assistente (2003-2005), poi all’Universitätsspital di Zurigo (2005-2007), dove ha ottenuto la specializzazione in Cardiologia, poi nuovamente al Cardiocentro come capoclinica di cardiologia interventistica. Dal 2018 il dottore è inquadrato al Cardiocentro come medico aggiunto, dividendo il suo impegno lavorativo tra il Cardiocentro, la Clinica luganese e lo studio a Caslano dove svolge attività privata. Il traguardo professionale conseguito, oltre al riconoscimento accademico, consacra il suo lavoro e il suo ruolo esercitato in questi anni.