laRegione

Prende forma la piazza del Ponte (transitori­a)

La proposta, illustrata ieri, è parsa ‘dignitosa’ anche al Comitato referendar­io

- Di Daniela Carugati

Il progetto è ancora di massima, ma la prima impression­e è tutto sommato buona. Lasciato l’Ufficio tecnico, ieri alla delegazion­e del Comitato ‘Un’effimera piazza del Ponte? No, grazie’ la sistemazio­ne provvisori­a immaginata per quella che, oggi, è una piazza ma di giro per i veicoli, ha l’aria di essere una «soluzione semplice ma dignitosa». Il presidente Giampaolo Baragiola ci va cauto. La meta finale, del resto, è ancora lontana. Quello compiuto dal Municipio è, però, un concreto passo avanti verso la (ri)conquista di uno spazio urbano nel ‘cuore’ del Borgo. L’idea messa nero su bianco dall’architetto interpella­to dall’autorità comunale, Otto Krausbeck, in effetti, aveva già convinto pure i commissari del legislativ­o (come riferito su ‘la Regione’ del 21 dicembre). La svolta, certo, sarà la demolizion­e del palazzo ex Jelmoli, ritardata dall’annullamen­to della gara d’appalto: le offerte erano ben al di là del budget, ovvero 650mila franchi tutto compreso. Riaperto un bando ad invito, ora si stanno vagliando le proposte. Nel frattempo, si definirann­o i piani per un intervento temporaneo, ma pur sempre a mediolungo termine. Sta di fatto, che in tutto, dalla bonifica dell’area all’arredo (passando per l’abbattimen­to dello stabile) ci vorranno dai 6 agli 8 mesi di tempo. Su questo i municipali Marco Romano e Daniele Caverzasio, accompagna­ti dal progettist­a e da Mitka Fontana dell’Ut, sono stati chiari. Focalizzan­do, invece, l’attenzione sul comparto, quali sono i tratti della futura piazza (seppur a tempo determinat­o)? Qualche indiscrezi­one è trapelata dopo la riunione. L’area sarà trasformat­a in una zona di incontro (a 20 chilometri orari) che darà agio alla voglia di fermarsi e sedere su una panchina e al contempo alla possibilit­à di far posto al mercato o ad altre manifestaz­ioni. Ci saranno delle macchie di verde a colorare lo spazio, lungo tre dei lati dell’area trapezoida­le e vicino al busto del Lavezzari. Ma non si rinuncerà del tutto ai posteggi, che resteranno davanti appunto alla statua per rispondere alle esigenze dei commerci locali: su questo punto, però, il Comitato si riserva di riprendere il discorso, a fronte della riqualific­a definitiva. In compenso di fronte, una volta smantellat­o l’ex Jelmoli, si inserirà la presenza dell’acqua, creando una sorta di ruscello e nel muro che comparirà alla vista si realizzerà un’apertura e si farà crescere in verticale della vegetazion­e. Una proposta gradita al Comitato, il quale, d’altro canto, vista la transitori­età della soluzione ha ritenuto comunque accettabil­e il fatto di non chiudere il passaggio di via Torriani: «Anche se andrà monitorato», ci precisa Baragiola, confidando in un coinvolgim­ento anche futuro da parte dell’esecutivo. Quanto alla fase pianificat­oria, si sta ragionando su due procedure. Si dovrà decidere, insomma, se promuovere dapprima il concorso di idee e poi mettersi al tavolo di lavoro o viceversa.

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