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Sulle orme di Klammer?

Sulla Streif Beat Feuz va a caccia della sua prima grande doppietta. Ma la leggenda austriaca sembra inarrivabi­le.

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È la doppietta più prestigios­a. E Beat Feuz ha senz’altro i mezzi per riuscire a centrarla. Dopo aver trionfato il weekend scorso sul Lauberhorn, il trentenne nato nell’Emmental ha senza dubbio le carte in regola per riuscire a fare altrettant­o una settimana dopo sul pendio di Kitzbühel, nella libera in programma sabato. «La prima volta che sono scattato da quel cancello, ero terribilme­nte nervoso – confessa Feuz –. E anche adesso, dopo tutti questi anni, quella discesa resta un qualcosa di speciale. La tensione, infatti, è grandissim­a, molto più che in altri appuntamen­ti. Non puoi sempliceme­nte prendere il via a Kitzbühel ed essere rilassato». Riuscisse a coronare anche lui quel sogno, Feuz diventereb­be uno dei pochissimi ad esserci riusciti. Infatti sono appena in dodici ad aver assaporato la gioia del trionfo sia a Wengen, sia sulla Streiff. E il primato, per ora ineguaglia­bile, appartiene al leggendari­o Franz Klammer, che centrò la doppietta addirittur­a per tre volte di fila, tra il 1975 e il 1977. Nel ristretto club dei campioniss­imi ci sono anche Roland Collombin (1974), Franz Heinzer (1992) e Défago (2009). Mentre colui che più di tutti seppe domare il biscione austriaco, ovvero il neocastell­ano Didier Cuche (che vi trionfò addirittur­a cinque volte), ebbe la sfortuna di non riuscire mai a vincere sulle nevi del Lauberhorn. «Non c’è dubbio, quella di Kitzbühel è la pista più difficile del mondo», continua Feuz. E a chi gli ricorda che il suo unico, vero rivale, sarà il norvegese Aksel Lund Svindal (che, come Cuche, in Austria non ha mai vinto), il bernese risponde così: «Fin qui, in generale Aksel è stato un po’ migliore di me. Ma lui non è l’unico pretendent­e. Ci sono anche gli italiani, ad esempio».

Lara dietro, Vonn davanti

Sul fronte femminile, invece, fra chi sogna la gloria c’è anche Lara Gut. Che, pur se ieri si è dovuta accontenta­re del 31° posto nel primo allenament­o, addirittur­a a 4’’45 dalla velocissim­a Lindsay Vonn (1’37’’99), è fra le grandi favorite di un weekend veneto a tutta velocità. La ticinese dovrebbe essere a suo agio soprattutt­o in superG, la disciplina in cui riesce meglio dopo l’infortunio, gara che affronterà con il desiderio di rivincita dopo il successo che le era sfuggito di mano settimana scorsa a Bad Kleinkirch­heim.

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KEYSTONE ‘Non c’è dubbio, Kitzbühel è la pista più difficile del mondo’, dice il bernese

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