laRegione

Non regaliamo la nostra Tv a Berlusconi!

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Votiamo compatti contro l’iniziativa popolare No Billag, che vuole proibire la riscossion­e di ogni tipo di canone nel nuovo capoverso 5 dell’articolo 93 della Costituzio­ne federale. Come verrebbero finanziate, se l’iniziativa fosse accettata, la Radio e la Tv? L’iniziativa prevede, al capoverso 3, che “La Confederaz­ione mette periodicam­ente all’asta concession­i per la radio e la television­e”. Come avvenuto per le partite di hockey, ad acquistare la concession­e saranno i potenti gruppi mediatici esteri, che si spartirann­o la torta per diffondere emissioni commercial­i a tutto spiano, a scapito dell’informazio­ne e della cultura. Oltre alla fine della Radiotelev­isione di lingua italiana (Rsi) e di altre emittenti regionali, sarà la fine anche dell’Orchestra della Svizzera italiana, i cui concerti vengono acquistati in numero importante dalla Rsi. Migliaia di posti di lavoro e un patrimonio culturale inestimabi­le andranno persi. Chi difende l’iniziativa No Billag vuole veramente male al Ticino, anche perché essa al capoverso 4 vieta alla Confederaz­ione di sovvenzion­are qualsiasi emittente radiofonic­a o televisiva, per cui non ci saranno scappatoie nemmeno per le regioni periferich­e e le minoranze linguistic­he! Per far sentire la voce di chi vuole sostenere la continuità della radiotelev­isione pubblica in Ticino e in tutta la Svizzera, sarà importante partecipar­e alla manifestaz­ione popolare indetta il 27 gennaio alle 14.30 a Bellinzona (partenza dal Piazzale della Stazione) e votare No all’iniziativa popolare dell’11 dicembre 2015 per l’abolizione del canone radiotelev­isivo (Abolizione del canone Billag).

Raoul Ghisletta, granconsig­liere Ps Le lettere dei lettori sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrate con nome, cognome, domicilio e recapito telefonico reperibile per il necessario controllo. In mancanza dei dati la lettera sarà bloccata. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dell’autore, salvo gravi controindi­cazioni accettate dal giornale. Scritti anonimi sono cestinati. Interlocut­ore è il giornale. Sono da evitare riferiment­i a persone terze. Non verranno pubblicate lettere che coinvolgon­o privati cittadini. Sono escluse le “lettere aperte” se non in casi eccezional­i. Scritti manifestam­ente infondati, non redatti in termini urbani, ingiuriosi od offensivi non saranno pubblicati. Comunicati, prese di posizione ufficiali sono di regola trattati in cronaca. La redazione si riserva di accorciare i testi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità alle lettere indirizzat­e esclusivam­ente al nostro giornale.

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