Io voto No!
Io voto No! E invito a votare No a un Nuovo Regolamento comunale vincolato a un aumento di più del doppio degli stipendi dei Municipali della cosiddetta Nuova Bellinzona: un aumento prematuro ed esagerato! Prematuro: in genere gli aumenti di stipendio premiano la qualità di un lavoro svolto. Qui invece l’aumento viene fissato prima di avere dimostrato la capacità gestionale della nuova realtà comunale. Esagerato: lo stipendio base di fr. 80’000 per i Municipali corrisponde a un salario mensile di oltre fr. 6’000 per un impegno al 50%. Quanti bellinzonesi possono vantare oggi una simile retribuzione al 50%? E questo in una realtà cantonale in cui i partiti che sostengono l’aumento stentano a definire un salario minimo dignitoso. Il confronto con gli altri comuni proposto nel materiale di voto è di una sorprendente ingenuità e si limita a considerare il criterio del numero di abitanti. Il salario del sindaco di Lugano è di fr. 127’000, cioè fr. 7’000 più del “nostro” per una Città che ha comunque ca. 26’000 abitanti in più e che soprattutto può permettersi un moltiplicatore di imposta largamente inferiore: il 78% contro il nostro 93%... A Lucerna il sindaco percepisce fr. 220’000 per un impiego al 100% e una popolazione che è quasi il doppio di quella bellinzonese, ma soprattutto per un’attività cittadina che non ha confronti, anche considerando solo l’aspetto culturale che conosco bene. Sarebbe stato politicamente più corretto separare l’approvazione del Nuovo Regolamento da quella dell’aumento degli stipendi, che saranno sicuramente da ritoccare una volta dimostrata la dinamica e i vantaggi di un’aggregazione del resto già di per sé riuscita solo parzialmente. Infatti bisognerebbe chiedersi anche se Bellinzona sia e soprattutto sarà gestita in modo soddisfacente. Al riguardo la neve di dicembre ha evidenziato limiti e impreparazione imbarazzanti nella Nuova Bellinzona, anche a distanza di una settimana da un evento meteorologico definito impropriamente “eccezionale” quando invece dovrebbe essere nelle previsioni di una città che dista a circa mezz’ora da alcuni dei più importanti passi alpini.
Renato Reichlin, Bellinzona