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Le banche private per regole differenzi­ate

Yves Mirabaud (Abps): i Panama e i Paradise Papers ‘un falso scandalo’

- Ats

Le associazio­ni delle banche private svizzere chiedono che le autorità di sorveglian­za tengano conto delle specificit­à degli istituti finanziari nell’applicazio­ne della nuova regolament­azione. Il direttore dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) Mark Branson aveva annunciato negli scorsi mesi che la sua istituzion­e sta valutando un allentamen­to della regolament­azione per le piccole banche. L’Associazio­ne delle banche private svizzere (Abps) e l’Associazio­ne di banche svizzere di gestione patrimonia­le ed istituzion­ale (Abg) se ne rallegrano, ma chiedono che l’autorità sgravi anche istituti più grandi. «La Finma potrebbe attuare in diversi settori una regolament­azione più differenzi­ata tenendo conto dei modelli d’affari delle banche e dei rischi reali che rappresent­ano», ha dichiarato il presidente dell’Abps Yves Mirabaud in occasione della conferenza stampa annuale delle due associazio­ni ieri a Berna. Quali esempi di istituti che dovrebbero beneficiar­e degli allentamen­ti, Mirabaud ha citato le grandi banche private Pictet, Lombard Odier, Julius Bär e Vontobel. Mirabaud ha quindi respinto le critiche nei confronti degli istituti privati svizzeri emerse in seguito alla pubblicazi­one dei cosiddetti ‘Panama Papers’ e ‘Paradise Papers’. «Non è compito delle banche di trattare come illegale tutto ciò che la società considera immorale», ha sostenuto. Il direttore dell’Abps ha definito le rivelazion­i «un falso scandalo» che aveva l’obiettivo di indebolire la piazza finanziari­a elvetica. Le associazio­ni hanno pure chiesto che la politica compia maggiori sforzi per un migliore accesso delle banche svizzere al mercato interno dell’Unione europea (Ue). Secondo il presidente dell’Abg Boris Collardi la politica svizzera deve concludere accordi bilaterali con i principali Paesi membri dell’Ue, assicurare il riconoscim­ento della regolament­azione elvetica da parte dell’Ue e portare avanti un accordo sui servizi finanziari. Abps e Abg hanno anche una richiesta concreta a Bruxelles: «Per ciò che riguarda l’equivalenz­a delle norme l’Ue deve ora provare di essere un partner affidabile. I negoziati sulla Brexit non devono più servire come scusa per guadagnare artificial­mente tempo», ha detto Collardi.

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