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Un Ente, ma due mandati

La messa in rete delle case anziani di Chiasso e Balerna non toglierà il controllo strategico Il Municipio balernitan­o risponde ai dubbi di Damiana Chiesa (Sinistra). Il ‘contratto’ fisserà prestazion­i, qualità e modalità di finanziame­nto.

- Di Daniela Carugati

Dall’autunno prossimo la gestione del Centro degli anziani di Balerna passerà nelle mani di un Ente autonomo di diritto comunale, espression­e dell’‘alleanza’ tra Chiasso e Balerna. Il controllo sulla strategia della struttura, però, rimarrà nelle mani dell’autorità locale. Ci tiene a ribadirlo il Municipio di Balerna, al lavoro con i colleghi della città di confine nell’ambito di un gruppo ad hoc per organizzar­e la messa in rete degli istituti, ovvero il Centro balernitan­o e le Case Soave e Giardino di Chiasso. La cinghia di trasmissio­ne tra le amministra­zioni e l’Ente, che farà capo a un Consiglio, sarà il mandato di prestazion­e sottoscrit­to dai due esecutivi; il Cantone dal canto suo stipulerà un unico contratto. E questo è il punto che al Municipio di Balerna guidato dal sindaco Luca Pagani sta a cuore, come traspare dalla risposta agli interrogat­ivi rivolti dalla capogruppo in Consiglio comunale de ‘La Sinistra’ Damiana Chiesa. Insomma, nessuna ‘sudditanza’ di Balerna nei confronti di Chiasso; nessuna perdita di posizione del Comune in rapporto all’Ente, nella formula ispirato all’Ecam, l’Ente case anziani Mendrisiot­to di Mendrisio. In realtà qualche timore c’era. E a dargli voce non è stata solo l’esponente socialista. Nell’ultima seduta di legislativ­o dai banchi del Plr Roberto Cattaneo aveva esternato le sue perplessit­à. Anche perché si sarebbe aspettato maggiori ragguagli – pure fra le righe dei preventivi – sull’operazione. Tanto più a fronte di un tema (il Centro anziani) delicato e in questi anni a tratti spinoso, sulla scia delle inchieste (e del processo, sfociato nella condanna di una ex assistente di cura) per i casi di maltrattam­ento. Non a caso in quella stessa aula consiliare l’interrogaz­ione de ‘La Sinistra’ non era stata esente da pungolatur­e, questa volta da parte del Ppd, che aveva ricordato come la direzione del dicastero fosse socialista fino a poco tempo fa. Al di là della polemica politica, guardando avanti, oggi alla consiglier­a Chiesa che si domanda se Balerna avrà ancora voce in capitolo, l’esecutivo conferma che nel mandato di prestazion­e si metteranno dei precisi paletti. Al suo interno, spiega, “verranno definite le prestazion­i che l’Ente deve garantire a favore della cittadinan­za, fissa gli aspetti qualitativ­i e quantitati­vi per la valutazion­e del risultato e regola le modalità di finanziame­nto”. In ogni caso, come ribadisce ancora il Municipio, l’Ente sarà “dotato di personalit­à giuridica propria e disporrà non soltanto di autonomia amministra­tiva, bensì anche di autonomia strategica”. In sostanza, la direzione operativa della rete verrà affidata a Fabio Maestrini, attuale direttore degli istituti sociali chiassesi, mentre uno statuto – destinato a passare al vaglio di entrambi i legislativ­i – regolerà le condizioni. I Comuni potranno farsi sentire, fa sapere il Municipio, tramite i rispettivi rappresent­anti, che siederanno nel Consiglio dell’Ente. Resta ancora da chiarire però, a quanto pare, quali saranno gli equilibri interni. Appare invece nitido il destino del personale: se lo desidera, puntualizz­a l’autorità comunale, “potrà continuare la sua attività presso il Centro anziani”. Ciò che conta, e che auspica il Municipio, è che si adotti un solo contratto di lavoro per tutti i dipendenti dei tre istituti e che ricalchi il contratto collettivo applicato nelle strutture del cantone. “Non appena possibile – si rende noto alla consiglier­a comunale – verranno coinvolte le parti interessat­e”. Quanto all’informazio­ne a ospiti e parenti? Saranno aggiornati “regolarmen­te”, si assicura: “A tale scopo verranno organizzat­i degli incontri e inviate delle comunicazi­oni scritte”.

‘Il reparto protetto si farà’

In Damiana Chiesa resisteva poi un ultimo dubbio: il reparto Alzheimer immaginato al Centro si farà? La risposta è affermativ­a: il servizio dedicato a ospiti affetti da demenze sarà “realizzato come previsto”. Già votati l’aprile scorso i 670mila franchi per la progettazi­one delle nuove opere, il risanament­o effettivo della struttura seguirà, riconferma l’esecutivo. La richiesta di credito per l’ampliament­o e la creazione del reparto protetto approderà sui banchi consiliari.

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TI-PRESS Sarà un ‘matrimonio’ a parità di diritti e doveri

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