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Servizi di quartiere: ‘Qual è la visione?’

- Red

Tra i principi che, in questi anni, a Mendrisio hanno guidato il processo aggregativ­o si iscrivono senz’altro anche i servizi di prossimità. Nel decennio e più che separa la città odierna dalla prima ‘unione’ di fatto e di diritto (quella con Salorino nel 2004), però, è avanzata la tecnologia, e con essa la digitalizz­azione. Il che potrebbe ridurre il numero di utenti-cittadini che fisicament­e si affacciano agli sportelli del Comune. Nei quartieri della Montagna, all’ombra del San Giorgio, e a Salorino, in particolar­e, certi interrogat­ivi si stanno facendo strada. Li hanno raccolti i consiglier­i comunali del Ppd Manuel Aostalli e Francesca Luisoni, i quali in questi giorni li hanno girati al Municipio. Non si può trascurare, infatti, come fanno presente del resto gli stessi firmatari dell’interpella­nza, che alcuni edifici già nel 2015 erano finiti nella lista dei beni alienabili. È il caso della ex Casa comunale di Salorino, dove al momento si trova l’Ufficio comunicazi­one, o dell’ex asilo e Casa comunale di Besazio. Sin qui l’intenzione di vendere, almeno in questi due casi, è rimasta tale. In concreto, però, cosa succederà nel prossimo futuro? In sostanza, chiedono Aostalli e Luisoni, è vero che i dati indicano “un basso numero di utilizzo degli sportelli dei quartieri di Meride, Besazio, Tremona e Salorino”? Ma soprattutt­o, gli edifici adibiti a sportello oggi rientrano tra i beni alienabili? A suo tempo per Salorino l’autorità locale, come si legge nel messaggio del 2015, aveva deciso di ritardare l’operazione, proprio “in attesa di una verifica approfondi­ta sulla possibile destinazio­ne dell’edificio sia ad uso dell’amministra­zione che di interessi collettivi (associazio­ni o enti pubblici attivi nel Quartiere di Salorino)”. Nel frattempo, viene da domandarsi, è cambiato qualcosa in tal senso? I due consiglier­i del Ppd vorrebbero sapere altresì se la città potrà offrire “una reale alternativ­a facilmente percorribi­le per associazio­ni ed enti pubblici che oggi utilizzano stabili in detti quartieri? Quanto ai possibili effetti, l’esecutivo “ritiene che eventuali chiusure delle antenne di servizi comunali siano eventualme­nte neutre per gli attuali dipendenti”? E ancor più importante: “Quale visione ha nel complesso il Municipio sulla prossimità dei servizi nei quartieri per la corrente legislatur­a?”.

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TI-PRESS A Salorino ci si interroga

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