‘Era molto esperto e poco spericolato’
Potrebbe essere stata causata da un salto di 10-15 metri la morte dello snowboarder 34enne. Il presidente dello Sci club Bellinzona lo ricorda come ‘esperto e affatto temerario’.
«Era uno snowboarder esperto e affatto temerario. Anzi, era poco propenso ad avventurarsi nel fuoripista. Buon conoscitore della neve e della montagna, si metteva sempre a disposizione per le nostre attività. Una grande perdita per il sodalizio e per i nostri molti ragazzi che lo conoscevano e frequentavano essendo da una ventina d’anni membro e successivamente monitore volontario». Marzio Medaglia, presidente dello Sci & snowboard club Bellinzona, a nome del comitato e dei soci ricorda così il 34enne recuperato da Rega e colonna di soccorso del Cas nella notte fra venerdì e sabato in Val d’Amera, valletta che confina a sud con la stazione sciistica di Carì, località in cui risiedeva spesso con la propria compagna. «Siamo scossi per la perdita di un caro amico e di una persona generosa e preziosa», prosegue Medaglia. Di professione web designer e grafico, in passato era stato istruttore di snowboard per la Scuola svizzera di sci a St. Moritz. Venerdì ha effettuato un’uscita fuoripista in solitaria. Nel primo pomeriggio ha inviato col cellulare un video a un conoscente nel quale mostrava il luogo in cui si trovava, dopodiché se ne sono perse le tracce. Le ricerche sono scattate in tarda serata quando la polizia è stata allertata da un familiare. Grazie a un sorvolo in elicottero è stato possibile individuare e successivamente recuperare la salma. Si trovava ai piedi di una parete alta 10-15 metri, dove non vi era traccia di slavine. Inchiesta e autopsia diranno se è stato l’atterraggio a causare il decesso, o un imprevisto magari capitatogli prima. Ad amici e familiari le condoglianze della ‘Regione.’ MA.MO.