Orizzonti sereni per il franco svizzero
È un inizio 2018 senza dubbio roseo per il franco svizzero: l’euro è sempre più forte e la nostra moneta, che si è parallelamente indebolita, si avvicina piano piano alla soglia di cambio 1,20 difesa fino a tre anni fa dalla Banca Nazionale Svizzera. “È una buona notizia per le esportazioni svizzere e, dunque, per l’intera economia” commenta Giorgio
Sala, membro di direzione e responsabile del servizio Advisory di BancaStato. Cosa ci si deve attendere per i prossimi mesi? “Gli anni che ci lasciamo alle spalle sono stati molto turbolenti e quasi sempre caratterizzati da qualche nube all’orizzonte potenzialmente capace di influire sui mercati. Attualmente, però, almeno per la prima parte del 2018, non si intravedono particolari rischi e questo fa sperare che l’attuale situazione possa consolidarsi. Certo, secondo gli esperti nelle prossime settimane, o nei prossimi mesi, potrebbe esserci una correzione temporanea dell’euro nei confronti del dollaro, ma per il franco la situazione non dovrebbe variare in maniera significativa”. Occorre però fare attenzione al fatto che un euro troppo forte potrebbe essere vittima del suo successo. “Un rafforzamento troppo marcato, che comun- que gli analisti non si aspettano, avrebbe ripercussioni sulle esportazioni europee. Anche la Svizzera ne risentirebbe in quanto vi sarebbero di riflesso meno ordinazioni nel nostro Paese da parte delle società europee. Ma in un tale scenario la Banca Centrale Europea potrebbe intervenire, prima verbalmente e poi nel caso lasciando invariata la politica monetaria per non mitigare la ripresa in atto nell’eurozona”.