Ottant’anni e… ‘sentirli tutti’
Ottant’anni. Tanti ne sono trascorsi dall’edificazione dell’Hangar 1 dell’Aeroporto cantonale di Locarno. Tenuto conto del fatto che gli ultimi interventi di ristrutturazione sono stati eseguiti oltre un decennio fa, per la commissione della gestione del Gran Consiglio non v’è dubbio: è tempo e ora di procedere con il suo rifacimento. È la conclusione alla quale giungono i commissari (relatore il deputato Ppd Raffaele De Rosa) chiamati a preavvisare la richiesta di credito di 1,187 milioni di franchi da destinare, in parte (490mila franchi), alla progettazione degli interventi per ricostruire, ex novo, l’aviorimessa e, in parte (697mila franchi), alla realizzazione della nuova centrale termica a legna che alimenterà gli stabili delle Forze aeree e quelli della parte civile dell’aerodromo. Terzo scalo svizzero, in termini di movimenti di volo, tra gli aeroporti che non dispongono di un traffico di linea o charter, quello di Locarno – ricorda la Gestione – occupa circa 200 dipendenti suddivisi nella quindicina di aziende ed enti presenti. L’idea di fondo è quindi quella di dotarlo di “un’infrastruttura moderna dedicata alla manutenzione e all’hangaraggio di aeromobili quale presupposto per il mantenimento delle attuali attività e i pregiati posti di lavoro”. Il nuovo stabile sarà di dimensioni maggiori (1858 metri quadrati) rispetto all’attuale e, dal punto di vista funzionale, terrà conto di tutte le esigenze operative fornite dalla Ruag. Ricordando l’impegno ambientale del governo, il quale ha posto l’attenzione sugli aspetti energetici della futura costruzione (non da ultimo anche attraverso la possibilità di allestire, in futuro, un impianto fotovoltaico sul tetto), i firmatari sottoscrivono il messaggio con la richiesta di credito. Se il parlamento approverà la trattanda, i lavori potranno iniziare nella seconda metà del 2019.