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Se la stanchezza è felicità

Il Lugano allunga la striscia positiva: battuto anche lo Zugo di Kreis. Romanenghi: ‘Come nei playoff, che faticaccia’.

- Di Moreno Invernizzi

Lugano – Sbuffa. La partita con lo Zugo è finita già da diversi minuti, ma Matteo Romanenghi ha ancora il fiatone. «Stasera è stata una faticaccia», sbotta il numero 70 del Lugano. Stanco ma con un largo sorriso stampato sul volto: «È stata una vera battaglia, intensa come una partita da playoff. Questi tre punti contro un’avversaria diretta in classifica sono un ottimo affare, non c’è che dire».

‘L’infortunio di Klasen ci ha dato la scossa. Abbiamo ritrovato la giusta aggressivi­tà’.

Tre punti che il Lugano ha difeso con i denti fino alla terza sirena, riuscendo a gestire ottimament­e quel vantaggio trovato da Chiesa in una fase di gioco peraltro non eccelsa sul fronte bianconero. «È vero, il nostro primo tempo non è stato entusiasma­nte. Soprattutt­o nei primi minuti abbiamo concesso un po’ troppo ai nostri avversari. Ma siamo comunque stati bravi a non permetter loro di segnare e, anzi, a colpire quando ci si è presentata l’occasione». Pure dal profilo della classifica, questa vittoria rappresent­a un ottimo affare: «Nelle scorse settimane avevamo perso un po’ di slancio e di punti nei confronti delle avversarie dirette in classifica. Aver fatto il pieno contro lo Zugo, agganciand­olo, è sicurament­e ottima cosa». Con questo successo, la striscia positiva dei bianconeri sale a quota tre le vittorie consecutiv­e: dopo il secco 4-0 rimediato a Langnau, il barometro si è dunque rimesso a segnare bel tempo in casa Lugano: «Dopo la scoppola della Ilfis, in casa con il Ginevra ci siamo risollevat­i. Cosa è cambiato di particolar­e? Beh, l’infortunio di Klasen a Langnau forse ci ha dato quella scossa che serviva. Ognuno si è fatto carico di parte del lavoro che si sobbarcava Linus, cercando di alleviare il peso della sua assenza. Questo ci ha permesso di ritrovare quel gioco aggressivo che nelle settimane precedenti ci era venuto a mancare. Contro lo Zugo non siamo riusciti a segnare più di un gol, è vero, ma ci può stare, considerat­o che eravamo reduci dalla trasferta di Losanna. Il bilancio del weekend è decisament­e positivo». Soddisfatt­o lo è anche l’allenatore del Lugano: «Sì, sono davvero fiero del lavoro dei miei ragazzi, per ciò che hanno fatto oggi contro lo Zugo e per quanto hanno raccolto nel weekend – sottolinea Greg Ireland –. L’arrivo a tarda notte ha un po’ condiziona­to il nostro inizio di partita, era inevitabil­e che capitasse. Ma ho visto un’ottima reazione da parte dei miei ragazzi, che sono stati all’altezza della partita».

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TI-PRESS/D. AGOSTA Walker e Merzlikins festeggian­o a modo loro

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