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Calma e sangue freddo

Nadal concede un set a Schwartzma­n, ma dà prova di grande solidità. Nei quarti se la vedrà con il croato Marin Cilic.

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Stavolta ha dovuto sudare. Per timbrare il suo biglietto per i quarti di finale, Rafael Nadal si è dovuto rimboccare le maniche contro l’argentino Diego Schwartzma­n, che l’ha portato fino al quarto set prima di capitolare, dopo poco meno di 4 ore (3h51’ per la precisione). Contro uno Schwartzma­n a tratti euforico, il numero 1 dell’Atp (trono che è già certo di mantenere anche dopo questo torneo) si è trovato anche in difficoltà. Come nel secondo set, quando sul 6-5 si è ritrovato a servire per andare sul 2-0, ma si è visto stoppare dal veloce argentino, capace prima di portarlo al tie-break, e poi di pareggiare il computo dei set. Ma è stato un incidente di percorso per Nadal, che sull’arco di tutto l’incontro ha comunque dato dimostrazi­one di grande solidità, annullando 15 delle 18 palle di break dell’avversario. Nella terza e nella quarta (e ultima) frazione è riuscito a trovare quasi subito il break, cosa che gli ha poi permesso di affrontare i game successivi in una posizione ideale. E, memore di quanto capitato nel secondo set, quando gli si è presentata l’occasione per chiudere definitiva­mente i conti stavolta l’ha fatto senza più esitazioni. Nel decimo quarto di finale della sua carriera all’Australian Open, il mancino di Manacor se la vedrà con Marin Cilic, contro cui vanta un bilancio di 5-1 negli scontri diretti. Per Nadal sarà inoltre il primo match contro un top-10 in un Grande Slam dopo la finale vinta a spese di Stanislas Wawrinka lo scorso giugno al Roland Garros.

Fuori l’idolo di casa Kyrgios

E giovedì, in semifinale, ci potrebbe essere la riedizione del penultimo atto della scorsa edizione, quando Rafael Nadal aveva battuto Grigor Dimitrov. Il bulgaro, vincitore del Master, nel big match di ieri si è permesso il lusso di estromette­re l’idolo di casa Nick Kyrgios in quattro appassiona­nti set che hanno infiammato il pubblico della Rod Laver Arena. Dimitrov, che nei quarti affronterà il britannico Kyle Edmund (Atp 49), ha fatto sua la battaglia di nervi con l’avversario, mantenendo calma e sangue freddo nei momenti topici del match. Sul 54 in suo favore, Dimitrov ha mancato la palla per chiudere il secondo set, ma ha dato prova di grande carattere non mollando la presa, e negli scambi successi-

vi è riuscito a riportare l’ago della bilancia in suo favore e portare a casa la frazione. Lo scenario si è poi ripetuto nel quarto set: sciupata una palla di match sul 5-3, Dimitrov ha mantenuto i nervi saldi e ha chiuso la pendenza nel tie-break.

Wozniacki avanti tutta

Nel tabellone femminile prosegue la marcia di Caroline Wozniacki (numero 2 del tabellone), che negli ottavi si è sbarazzata con un perentorio 6-3 6-0 maturato in un’ora e spiccioli (63’) della slovacca Magdalena Rybarikova. La danese nel prossimo turno affronterà la spagnola Carla Suarez Navarro (Wta 39). Ai quarti ci sarà pure la belga Elise Martens (Wta 37), che dopo aver eliminato la croata Petra Martic affronterà ora l’ucraina Elina Svitolina.

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KEYSTONE Stavolta è corsa qualche goccia di sudore in più per Nadal

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