laRegione

Questa faccia la conosco

-

Pechino – Il controllo facciale per via elettronic­a fa un altro passo. Nella città di Xinjiang è partito un programma di riconoscim­ento del volto applicato alle telecamere. Sovrappone i visi ripresi a una lista di persone sospette, per prevedere e contrastar­e gli attacchi terroristi­ci. Quello della Cina non è un caso isolato. Qualche settimana fa a Mosca le 160mila telecamere a circuito chiuso presenti nelle strade hanno iniziato a utilizzare anche la tecnologia per il riconoscim­ento facciale per individuar­e criminali o soggetti controllat­i dalle forze dell’ordine. Il tutto pescando le informazio­ni in tempo reale. Uno scenario a cui si potrebbe arrivare in un futuro non troppo lontano, visto il modo in cui questo sistema si sta insinuando a macchia d’olio nelle nostre vite quotidiane. Presto l’identifica­zione del volto potrebbe essere sdoganata negli aeroporti per il check-in e alle prossime Olimpiadi di Tokyo potrebbe essere impiegata come misura di sicurezza per identifica­re atleti e staff. A dare uno spazio sempre maggiore è Facebook: da poche settimane ha inserito una funzione basata sul riconoscim­ento del volto che segnala agli utenti se vengono pubblicate a loro insaputa foto che li ritraggono. Per il momento la novità riguarda diversi Paesi ma non il Canada e l’Unione europea, dove l’opzione di riconoscim­ento volti del social non è disponibil­e per questioni di privacy. A portare il riconoscim­ento facciale nelle tasche di tutti è stata Apple, facendolo diventare la peculiarit­à dell’ultimo iPhone: consente di sbloccare il telefono bypassando la password, confermare i pagamenti e disegnare emoji animate. Altro settore in cui questa tecnologia è in forte espansione è quello dei pagamenti. “Niente contanti, basta un sorriso”, promette il servizio di una società finanziari­a cinese collegata al colosso dell’e-commerce Alibaba. Mentre in California una catena di fast food ha avviato un programma pilota: il riconoscim­ento del volto velocizza le ordinazion­i e i pagamenti da parte dei clienti. E in Cina, appunto all’avanguardi­a in questo campo, col riconoscim­ento del volto ci si può pure sposare. A Chongqing i futuri coniugi possono velocizzar­e le pratiche per la registrazi­one del certificat­o di matrimonio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland