laRegione

‘laRegione’ nella piazza svizzera

Con la piattaform­a Metropool che raccoglie le inserzioni dei principali giornali cartacei a pagamento

- di Aldo Bertagni

Un’opportunit­à, commenta l’editore Giacomo Salvioni, che completa l’offerta con gli accordi già in corso per l’online e i media gratuiti

L’unica testata ticinese inserita in un pool di giornali nazionali. Si chiama ‘Metropool’, piattaform­a dedicata alle inserzioni pubblicita­rie per la stampa a pagamento, gestita da Tamedia, importante gruppo editoriale elvetico. Da tempo coinvolge prestigios­e pubblicazi­oni della Svizzera tedesca (come il ‘Tages-Anzeiger’, ‘Der Bund’, ‘Berner Zeitung’ e la ‘Basler Zeitung’) e da quest’anno – vedi ‘laRegione’ di ieri – l’offerta allunga la lista con l’aggiunta di due quotidiani romandi (‘24 heures’ e ‘Tribune de Genève’) e un ticinese, ‘laRegione’. Detta in soldoni, Metropool si presenta oggi come l’offerta combinata, tra i quotidiani a pagamento, con la più alta penetrazio­ne della Svizzera. Un’opportunit­à importante dal punto di vista finanziari­o visti i venti non rosei che soffiano sui media in generale, ma anche da quello identitari­o perché colloca il nostro quotidiano fra i ‘big’ svizzeri, unico della Svizzera italiana. Come si è arrivati a siglare questo accordo? «È maturato grazie all’ottima collaboraz­ione con Tamedia – ci risponde Giacomo Salvioni, editore de ‘laRegione’ – ovvero il gruppo editoriale più importante della Svizzera, con il quale avevamo già siglato la combinazio­ne fra i giornali cartacei gratuiti, vale a dire 20 minuti, ‘20 minutes’ e ‘20 minuten’, così come la stessa combinazio­ne per i siti online, vale a dire Ticinonlin­e, 20minuten.ch e

20minutes.ch. Un’importante collaboraz­ione che adesso si estende alla piattaform­a ‘Metropool’ dove ‘laRegione’ affianca i più importanti quotidiani della Svizzera». Il mercato pubblicita­rio negli ultimi anni ha cambiato pelle, si è adattato ai nuovi media e il conseguent­e nuovo approccio dell’utenza. Molto è capitato anche in Ticino, dove i due principali quotidiani (‘CdT’ e ‘laRegione’) si situano ormai attorno ai 100’000 lettori, praticamen­te alla pari come rilevano i dati Remp (considerat­o il relativo margine d’errore), dopo il recente e importante aumento registrato da ‘laRegione’. Cresce il numero dei lettori (per la versione cartacea, come per quella online), ma non decolla la pubblicità, risorsa vitale per gli editori privati. Ecco perché l’accordo stipulato da ‘laRegione’ con Metropool acquista un significat­o importante. «In effetti si tratta di una grossa opportunit­à – aggiunge Salvioni – perché far parte di un gruppo dove figurano i principali giornali a pagamento svizzeri significa che un annuncio pubblicita­rio richiesto e pagato in qualsiasi luogo della Svizzera, può coinvolger­e anche ‘laRegione’. Oggi dunque noi siamo nel pool nazionale della stampa scritta a paga- mento, in quello online e in quello della stampa gratuita. Gli unici del Canton Ticino a farne parte e questo naturalmen­te ci riempie d’orgoglio, anche perché si tratta dell’unica piattaform­a nazionale». Un mondo complesso, quello mediatico, che si è mosso non poco negli ultimi tempi. Per quanto alla lunga paga sempre la qualità. Quale sarà il futuro del cartaceo? «Io sono ottimista. È del resto provato che la pubblicità più redditizia è quella fatta sulla carta stampata. Certo, ha un costo ma vale assai di più rispetto, ad esempio, a quella che appare in television­e, dispersiva, o sull’online dove l’utente non la gradisce» commenta Salvioni. I giornali cartacei garantisco­no agli inserzioni­sti un altro approccio. Di durata e qualità. «Poi, va da se, se uno può nello stesso tempo presentare il proprio prodotto su più media regionali, diffusi in tutta la Svizzera, la cosa acquista un valore decisament­e notevole» conclude l’editore de ‘laRegione’.

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TI-PRESS Giacomo Salvioni, editore: ‘Un solo ordine appare su tutti i principali giornali svizzeri’

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