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Al Sisi resta senza concorrent­i L’ultimo avversario si ritira dalla campagna

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Il Cairo – Anche l’ultimo sfidante di Abdel Fattah al Sisi si è ritirato, Il presidente egiziano, salvo improbabil­i candidatur­e nei prossimi quattro giorni, si troverà dunque senza avversari nelle elezioni di fine marzo. Ieri ha lasciato la competizio­ne per le presidenzi­ali l’avvocato e attivista per i diritti umani Khaled Ali. Il suo ritiro era stato anticipato martedì da quello forzato del generale Sami Anan, arrestato su mandato della Procura militare con l’accusa di essersi candidato senza il permesso dell’esercito e anzi avendo istigato la gente contro l’istituzion­e. In precedenza vi erano stati ritiri anche degli altri due esponenti più noti: l’ex premier Ahmed Shafiq, che perse di misura contro Morsi nel 2012, e Anwar Sadat, un nipote del defunto presidente firmatario della pace con Israele. La campagna di Khaled Ali ha pure lamentato l’arresto di un certo numero di suoi giovani collaborat­ori, e accusato anche apparati di sicurezza di aver molestato suoi sostenitor­i che cercavano di raccoglier­e firme in uffici notarili in vari punti del Paese. La candidatur­a dell’attivista era già a rischio per una condanna che gli era stata inflitta a settembre a causa di un gestaccio fatto in pubblico. Condanna che se confermata in Appello (un’udienza è fissata per il 7 marzo), renderebbe comunque Ali ineleggibi­le. “Il mio processo – ha accusato lui stesso – è stato fabbricato per gettare un’ombra sulla mia morale e deformare la mia immagine di fronte agli egiziani”.

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