Novartis aumenta i bonus a Jimenez
Il Ceo uscente del gruppo farmaceutico basilese stacca un assegno da 11,3 milioni
Basilea – Il numero uno di Novartis Joseph Jimenez, che lascerà la carica di Ceo alla fine di gennaio, si è visto attribuire per il 2017 un compenso effettivo di 11,3 milioni di franchi, contro i 10,6 dell’anno precedente. Lo indica il rapporto di remunerazione della società basilese. La busta paga del manager statunitense si compone di un salario di base poco superiore ai due milioni, di un bonus che sfiora i quattro milioni e di un incentivo a lungo termine di poco più di cinque milioni. Jimenez passerà il testimone a Vas Narasimhan da febbraio, ma lascerà effettivamente l’azienda solo al termine del mese di agosto. Fino a quel momento, dunque, percepirà il suo stipendio di base annuale, condito da un bonus assegnato in modo proporzionale. Dal canto suo, Narasimhan potrebbe incassare fino a 8,9 milioni di franchi. Lo stipendio di base si eleverà a 1,6 milioni, mentre la parte variabile raggiungerà fino al 4,75% di questa somma. Il bonus annuo sarà al massimo una volta e mezzo la retribuzione ordinaria e gli incentivi a lungo termine 3,25 volte. Ricordiamo che il colosso farmaceutico Novartis nel 2017 ha realizzato un utile netto di 7,7 miliardi di dollari (7,3 miliardi di franchi), in progressione del 15% rispetto all’esercizio precedente. Il volume d’affari è da parte sua cresciuto dell’1% attestandosi a 49,1 miliardi. Tenendo in considerazione solo l’ultimo trimestre, l’incremento del fatturato è risultato del 5% a 12,92 miliardi di dollari, con un utile netto di 1,98 miliardi (+111%). Le vendite della multinazionale sono leggermente aumentate malgrado l’effetto negativo della concorrenza dei generici (-3 punti percentuali) e dei prezzi (-2). Questo grazie soprattutto all’apporto dei medicamenti più recenti lanciati sul mercato. “Novartis ha avuto una buona annata. Cosentyx (farmaco contro la psoriasi) è diventato un blockbuster, un medicinale con grande successo commerciale, ed Entresto (insufficienza cardiaca) ha visto le sue vendite superare i 500 milioni di dollari”, ha dichiarato il Ceo del gruppo Joseph Jimenez – partente a breve – citato nel comunicato. Trend opposto invece per Glivec, trattamento contro il cancro che rappresentava uno dei motori di vendita, ma che ultimamente è in affanno: il suo giro d’affari nel 2017 è diminuito del 42% a meno di due miliardi.