laRegione

‘Pal3 inefficace’ dure critiche alla Crtl

- Di l.ter.

Non è passato inosservat­o il ‘Rapporto esplicativ­o concernent­e il decreto federale sui crediti d’impegno a partire dal 2019’, che contiene una sostanzial­e, benché non definitiva, bocciatura del Programma di agglomerat­o 3 del Luganese (Pal3) contenente opere varie, stradali e di ‘riqualific­a’ urbana. Ieri è passato all’attacco il fronte ambientali­sta, che già si era mostrato critico, se non ostile, verso i contenuti del Pal3. Due i comunicati, firmati rispettiva­mente dal partito dei Verdi e dall’associazio­ne Cittadini per il territorio. I Verdi si dicono “seriamente preoccupat­i per quanto sta succedendo”. “Il piano di agglomerat­o del Luganese di terza generazion­e è riuscito a fare peggio di quello di seconda generazion­e”. “Soluzioni vecchie e inefficaci” chiosano i Verdi, che poi si chiedono se il tram-treno farà la stessa fine. “Di fatto, non è ancora stato inserito nei progetti beneficiar­i di contributi federali dei prossimi 4 anni”. E allora, si chiedono i Verdi, “che credibilit­à ha una commission­e dei trasporti che sta dimostrand­o, ancora una volta, limiti nel pianificar­e soluzioni al passo coi tempi e che possono sicurament­e migliorare la mobilità di questo comparto?”. In definitiva, secondo i Verdi, “il Luganese ha seriamente bisogno di progetti che a breve possano portare veri migliorame­nti alla mobilità e non sempliceme­nte la spartizion­e di risorse pubbliche in opere edili”. Sulla stessa lunghezza d’onda i “Cittadini per il territorio”. “Il Pal3 continua nella linea fallimenta­re del Pal2”, programma, ricordano, contro cui è ancora pendente un referendum. “Le Associazio­ni di Cittadini per il territorio del Luganese criticano la Commission­e regionale dei trasporti del Luganese (Crtl), presieduta dal sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti, non solo per i suoi insuccessi nel campo della programmaz­ione territoria­le, ma anche per l’inconclude­nza della sua azione di intermedia­zione tra Comuni e Cantone e per l’incapacità di dialogare e costruire un consenso con la popolazion­e. Considerat­e le insoddisfa­zioni rilevate dai cittadini e dai politici, diventa attuale la richiesta di un cambiament­o di gestione in seno alla Crtl”. Giovanni Bruschetti, da noi contattato, per ora preferisce non rilasciare dichiarazi­oni sul Pal3. Nemmeno dal Dipartimen­to del territorio ieri è stato possibile ottenere una reazione.

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TI-PRESS Progetto luganese bocciato

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