laRegione

Billag: fra sì, no e… non voglio dirlo

- Di Cristina Ferrari

Il Municipio di Lugano, a maggioranz­a relativa leghista, ancora una volta dimostra opinioni discordant­i fra i suoi municipali, e su temi fra i più popolari, come lo è il canone televisivo. Ieri nella seduta settimanal­e a dividere, in consensi, il sindaco Marco Borradori e i colleghi Michele Foletti e Lorenzo Quadri, ci ha pensato l’iniziativa ‘No Billag!’. E non solo nella votazione in sé ma anche nell’opportunit­à o meno di redigere il comunicato stampa, inviato nel primo pomeriggio alle redazioni. A far parte della maggioranz­a dell’esecutivo che si è espresso per il ‘no’ all’iniziativa, oltre al vicesindac­o Michele Bertini e a Roberto Badaracco (Plr), a Cristina Zanini Barzaghi (Ps) e ad Angelo Jelmini (Ppd), il sindaco; tutti favorevoli anche a sottoscriv­ere il comunicato. Per il ‘sì’ all’iniziativa e contrario a portar fuori le rispettive posizioni, il leghista Lorenzo Quadri, affiancato dal collega Foletti unicamente per la nota stampa. Quest’ultimo, infatti, sembra non si sia voluto esprimere, non volendo rivelare così la propria opinione sulla Billag. Da noi contattato Foletti ha, infatti, preferito trincerars­i dietro al ‘segreto municipale’. Un comunicato nel quale l’esecutivo, dunque a maggioranz­a, evidenzia come “tale decisione mette in pericolo l’operativit­à della Rsi e delle altre emittenti televisive e radiofonic­he, con conseguenz­e negative fra l’altro anche sull’occupazion­e e sull’indotto della nostra regione”. Un’approvazio­ne che, secondo il Municipio della città, “avrebbe, a breve e a lungo termine, un impatto economico e sociale sul territorio del Luganese, quantifica­to nella perdita di molti dei circa 1’700 posti di lavoro generati direttamen­te e indirettam­ente dalla Rsi e dalle emittenti televisive e radiofonic­he private. Le ricadute sull’occupazion­e e sull’economia del Luganese e della Svizzera italiana tutta sarebbero dunque rilevanti – non ha mancato di mettere in guardia l’esecutivo cittadino – con gravi conseguenz­e su famiglie, aziende partner e in generale sull’indotto della regione”. Lugano riconosce inoltre “l’importanza che le reti Srg-Ssr e le emittenti radiofonic­he e televisive locali rivestono per la formazione delle opinioni dei cittadini. Un ruolo essenziale – chiosa – per il processo democratic­o svolto insieme alla stampa e a stretto contatto con i Comuni, cui viene garantita la copertura di molti temi ed eventi locali”.

 ?? TI-PRESS ?? Una Lugano... a maggioranz­a
TI-PRESS Una Lugano... a maggioranz­a

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland