laRegione

I russi investono nell’immobiliar­e

Crescono gli investimen­ti immobiliar­i da parte di cittadini dell’Est in Ticino

- Di Fabio Barenco

Filippo Botti (Suisse Immobilien Group): in Ticino i cittadini dell’Est trovano una moneta stabile, poca criminalit­à, poca corruzione e un posto sicuro per la loro famiglia.

Filippo Botti della Suisse Immobilien Group: in Svizzera trovano una moneta stabile, sicurezza, poca criminalit­à e poca corruzione

I cittadini dell’ex Unione sovietica continuano a investire nel settore immobiliar­e in Ticino. È quanto sostiene Filippo Botti, della fiduciaria Suisse Immobilien Group. La società con sede in centro a Lugano ha da diversi anni un ramo orientato proprio ai clienti provenient­i dai Paesi dell’Est: Russian Suisse, di cui si vedono annunci anche sui quotidiani locali scritti addirittur­a in cirillico. «Abbiamo avuto clienti che provenivan­o non solo dalla Russia, ma anche dall’Ucraina, dal Kazakistan, dalla Georgia, dall’Estonia. Insomma un po’ tutti Paesi dell’ex Unione sovietica. Si tratta di una clientela eterogenea: abbiamo avuto a che fare con persone molto facoltose, di alto profilo, ma anche famiglie meno abbienti», afferma Botti a ‘laRegione’. Quindi persone un po’ di tutti i tipi, ma per quale motivo si ‘buttano’ sul mercato immobiliar­e ticinese? «Principalm­ente perché vedono la Svizzera come un Paese sicuro, con poca corruzione e poca criminalit­à. Inoltre il franco è una moneta stabile. Tutte queste caratteris­tiche vengono intese come un grande vantaggio, perché nei loro Paesi spesso le condizioni sono ben diverse. È poi

anche importante in prospettiv­a familiare». In che senso? «Nei loro Paesi vige spesso un sentimento di insicurezz­a: un giorno si potrebbero svegliare e aver perso tutto. Quindi i loro risparmi vogliono spostarli in un posto sicuro, investendo­li ad esempio in un appartamen­to di vacanze in Svizzera che, se va male, perderà solo poco valore. Inoltre così sanno di avere un luogo sicuro dove andare con la famiglia se per caso succedesse qualcosa nel loro Paese. Quest’ultimo aspetto spesso è determinan­te per farli acquistare immobili da noi», spiega Botti. Ci sono anche famiglie che si trasferisc­ono in Ticino in modo stabile? «In parte sì, ma circa il 65% delle volte comprano appartamen­ti o case di vacanza o, in pochi casi, spazi o attività commercial­i come investimen­to. Ovviamente alcune persone si sono trasferite per motivi fiscali, anche se negli ultimi anni in Italia è stata introdotta una tassazione forfettari­a interessan­te, mentre in Svizzera da questo punto di vista la situazione è un po’ peggiorata», sottolinea Botti. Le case o gli appartamen­ti di vacanza che comprano vengono poi riaffittat­i? «No, se li tengono per loro anche se potrebbero, tramite delle società, affittarli per un certo periodo dell’anno. A loro questo però non interessa». Negli ultimi anni si è spesso sentito dire che in Ticino gli investimen­ti da parte di cittadini dell’Est stanno perdendo slancio. È effettivam­ente così? «Per quanto ci riguarda, non abbiamo notato questa tendenza. Anzi negli ultimi anni abbiamo avuto cifre al rialzo». È difficile trattare con questo tipo di clienti? «A volte rispecchia­no il tipico stereotipo della persona facoltosa russa: pensano di avere tutti i diritti visto che hanno molti mezzi finanziari. Questo si scontra però con la realtà svizzera, dove le leggi valgono per tutti in ugual misura. Spesso hanno anche altissime pretese e vogliono tutto subito. Questo aspetto, in certi casi, è difficile da gestire. È però importante precisare che i russi non comprano a cifre fuori mercato. Anch’essi fanno le loro debite valutazion­i finanziari­e», conclude Botti.

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TI-PRESS ‘Un luogo sicuro per tutta la famiglia’

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