Elvis e il Lugano le cantano al Berna
Poker ‘in bianco’ per il Lugano: alla Resega Berna nettamente battuto. Secondo shutout consecutivo di Merzlikins.
Il portiere bianconero con il secondo shutout filato guida i suoi al successo 4-0 sui campioni in carica. Sorride anche l’Ambrì che alla Valascia supera 3-2 il Bienne all’overtime (decide Zwerger).
Lugano – Sacrosanto. È un 4-0 perentorio quello che il Lugano rifila al Berna campione svizzero, frutto di una partita quasi perfetta. Un poker che non fa una grinza, maturato in 60 minuti di gioco di pregevole fattura, e soprattutto condito da una prestazione d’assieme di spessore. Insomma, di motivi per festeggiare al termine dell’incontro, in casa bianconera ce ne sono ben più di uno. Primo fra tutti è quello del bel successo (il terzo in quattro confronti diretti stagionali) contro il Berna campione svizzero. Poi, in ordine sparso, c’è quello tutto personale del gol ritrovato da Gregory Hofmann. Anche se di rete vera non si tratta, visto che il 4-0 in effetti è un gol tecnico che gli arbitri gli accordano per un’azione fallosa di un bernese con il numero 15 dei bianconeri lanciato verso la sguarnita porta avversaria; sia quel che sia, il nome di Hofmann fra i realizzatori non si vedeva più addirittura dal 19 dicembre, ossia da ben undici partite.
Quarta vittoria filata per gli uomini di Ireland. Successo frutto di una pregevole prova corale.
Si prosegue con la gioia di Elia Riva, che realizzando il 3-0 (con un assist strappa-applausi di Walker) sigla la sua seconda rete in Lna dopo quella trovata a inizio dicembre a Zugo. A prolungare la sua festa personale è poi Elvis Merzlikins, che colleziona il secondo shutout consecutivo dopo quello celebrato contro lo Zugo: 129’07” di imbattibilità per il portiere bianconero. Riassumendo: Berna domato e quarto successo consecutivo del Lugano. La sintesi della partita è presto fatta: nei primi 20 minuti il Lugano getta le basi del capolavoro scagliando un diluvio di dischi verso Genoni. Che capitola però solo una volta, con la
complicità di Noreau, che con il suo bastone devia in modo decisivo un tiro di Bürgler. Poi è ancora tanto Lugano, ma il Berna si difende (e si salva) come può. Il raddoppio bianconero è una mazzata per gli ospiti, che si vedono infilare forse nel loro miglior momento. Il gol lo firma Morini, ben trovato in profondità da Reuille. Anche in questa circostanza però a metterci... la zampa è un Orso: Beat Gerber, che commette un grossolano errore in possesso del puck. Il secondo tempo si chiude così con il Lugano in doppio vantaggio, che sta addirittura stretto agli
uomini di Ireland tanto sembrano padroni del ghiaccio. Anche perché il Berna perde un po’ smalto con il passare dei minuti: gli uomini di Jalonen denotano non poche sbavature in retrovia e davanti sembrano mancare di esplosività, tanto che Merzlikins per portare a termine la partita senza incassare gol non deve strafare. Poi arrivano le citate reti di Riva e Hofmann, e sul 4-0 l’incontro va agli archivi. Ma oggi è già tempo di voltare pagina, visto che stasera i bianconeri saranno di scena a Friborgo.