Verdi contro cemento: ‘Bloccare tutte le licenze edilizie’
“Stop all’ultima grande abbuffata di cemento. Si avvii una Zona di pianificazione cantonale nella nuova Bellinzona e nel frattempo si sospendano tutte le licenze edilizie”. Lo chiedono i Verdi del Bellinzonese denunciando “l’incredibile fermento edilizio” in atto nella Bellinzona aggregata. Tanto che, quando partirà la nuova pianificazione unitaria, “non vi sarà più nulla da decidere dato che il fondovalle avrà già subito la colata di cemento e asfalto. Occorre fermare le ruspe subito con una zona di pianificazione totale”. Interi quartieri nuovi stanno nascendo nella capitale “senza che i servizi essenziali, come ad esempio le scuole, siano pronti ad accogliere i bambini che dovrebbero abitare in questi nuovi comparti”. Una situazione “pericolosa che rischia di avere un impatto molto negativo sull’intera comunità, in termini di traffico, vivibilità e disponibilità dei servizi di base”. Significativi in questo senso gli esempi del nuovo centro di quartiere delle Semine e il nuovo quartiere della Geretta con oltre 200 nuovi appartamenti: “In questi comparti già attualmente si assiste a scuole dell’infanzia ed elementari con il tutto esaurito, e poco si potrà fare in tempi brevi per risolvere la questione”. Se tra i grandi obiettivi di questa legislatura politica vi è l’inizio dei lavori per arrivare a un Piano regolatore unico a livello comunale, “questo rischia di essere un esercizio sterile, dato che il fermento edilizio, grazie all’estensione smisurata delle zone edificabili degli attuali Piani regolatori, sta spazzando via in pochissimo tempo qualsiasi superficie verde presente nel fondovalle”. Ancora più grave – secondo i Verdi – pensare che questa visione sia quella dell’attuale Municipio “che continua a vedere qualsiasi zona verde come una grande opportunità per una colata di cemento, con questa o quella visione strategica”. I Verdi come detto non ci stanno e chiedono pertanto di “salvaguardare l’attuale situazione, imponendo una zona di pianificazione che permetta ora di bloccare qualsiasi rilascio di nuove licenze edilizie”. Solo in questo modo “avremmo ancora la possibilità di fare scelte che possano essere a salvaguardia del territorio, ambiente e vivibilità per le future generazioni”.