laRegione

‘Questa scelta è antidemocr­atica’

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Marco Forte, responsabi­le regionale Syndicom, ha ancora negli orecchi le affermazio­ni della Posta, che dichiarava pubblicame­nte la disponibil­ità a desistere di fronte alle ferme resistenze di un Comune. «In realtà – conferma a ‘laRegione’ il sindacalis­ta – ci sono giunte diverse comunicazi­oni da parte dei Municipi che l’azienda sta procedendo spedita nel suo progetto, rinviando le autorità alla possibilit­à di rivolgersi a PostCom. Vista la situazione abbiamo quindi segnalato di nuovo quanto sta succedendo». Per Syndicom, infatti, si pone un problema. «Secondo noi c’è un problema di democrazia e di mancanza di rispetto verso i cittadini e le autorità locali – scandisce Forte –. Dal momento che le Camere hanno deciso di rivedere la legge sulla Posta, ristabilen­do i criteri di raggiungib­ilità, non ha nessun senso continuare a chiudere gli uffici. Prima occorre ridefinire la rete dei servizi. Anzi la Confederaz­ione, come proprietar­ia, avrebbe dovuto chiedere di sospendere tutto, in attesa della conclusion­e dei lavori. Di conseguenz­a – esplicita il responsabi­le –, ci aspettiamo che alla prossima sessione a febbraio vengano prese delle misure più incisive nei confronti della Posta, mettendo la ministra Leuthard in condizione di poter intervenir­e per fermare questa politica aziendale e avviare una riorganizz­azione condivisa tra i vari attori. I presuppost­i ora ci sono». L’esigenza di interrompe­re le chiusure, fa capire ancora Forte, del resto viene dal basso: «Nel nostro ‘tour’ del settembre scorso tre quarti degli esecutivi hanno chiesto di incontrarc­i; e molti ci hanno detto che metteranno tutta la loro energia per contrastar­e un’eventuale chiusura dell’ufficio postale». Il sindacalis­ta non ha dubbi, soprattutt­o dopo l’esperienza di Balerna «oggi la parola d’ordine è rallentare le chiusure. In questo modo si guadagna tempo, permettend­o di ricollocar­e il personale all’interno dell’azienda. Cosa che d’ora in poi non sarà tanto scontata. La battaglia, insomma, non è finita». A fare da sfondo ci sono i dati 2016 di PostCom sulla frequenza media giornalier­a, dove emerge come sia nettamente superiore e cresciuta negli uffici postali (360) rispetto alle agenzie postali (29), stabili dal 2011.

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