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Alle Giornate di Soletta la Ssr si impegna per il cinema svizzero

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Si sono aperte giovedì le Giornate cinematogr­afiche di Soletta che ospiterann­o, fino al primo febbraio, 159 pellicole tra corti e lungometra­ggi. Un’occasione per celebrare il cinema svizzero, per annunciare (il prossimo 31 gennaio) le candidatur­e ai premi Quartz ma non solo: alle Giornate è stato infatti firmato il rinnovato accordo di cooperazio­ne tra la Ssr e le associazio­ni svizzere dell’industria audiovisiv­a. L’intesa è valida per il periodo dal 2018 al 2020, indica la Ssr in una nota nella quale precisa che ogni anno assegna in tutte le regioni mandati di produzione nell’ordine di 70-80 milioni di franchi. Il nuovo accordo promuove le produzioni nazionali, garantendo che i mandati Ssr, finanziati dai proventi del canone, siano assegnati prevalente­mente a produttori e fornitori di servizi svizzeri. Ora le parti contraenti “garantisco­no una maggiore trasparenz­a regionale sui mandati, sul loro volume e sul processo di aggiudicaz­ione”, si indica nella nota. Iniziativa No Billag permettend­o, ovviamente: in caso di abolizione del canone, infatti, la Ssr non avrebbe più le risorse per produzioni e coproduzio­ni. Un problema non solo economico ma pure culturale, come ha sottolinea­to anche la direttrice delle Giornate Seraina Rohner: “Sul lungo termine, perderemo una parte della cultura svizzera, poiché non comprender­emo più come si sentono gli altri e ciò che è importante per loro”, ha affermato la direttrice davanti ai 900 invitati alla cerimonia di apertura. ATS

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