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Zwerger, un urlo nella notte

Una discesa dell’austriaco regala 2 punti all’Ambrì, che non vinceva in casa da due mesi. Nella sera in cui si sblocca Kubalik.

- Di Christian Solari

Ambrì – La faccia di Luca Cereda dice più di mille parole. Dopo quel disco disgraziat­o che Benjamin Conz regala letteralme­nte a Marc-Antoine Pouliot, al 58’33’’. E per il Bienne, che a quel punto gioca con alle sue spalle una porta vuota, il pareggio è un risultato davvero insperato. Anche perché quella partita l’Ambrì sembra averla in mano ormai dal secondo tempo. Quando, improvvisa­mente, i biancoblù ribaltano la frittata dopo un primo tempo in cui passività e imprecisio­ni la fanno da padroni. Per fortuna di Cereda, e dei suoi uomini, il 2-2 bernese è soltanto una spiacevole parentesi. E se succede, è sostanzial­mente perché invece di abbattersi i biancoblù decidono di rimboccars­i le maniche. In una serata che, sul serio, sembra non finire mai. Infatti, dopo che un faro dello stadio decide di suicidarsi nella pausa che porta all’overtime, a dilatare il tempo a dismisura nell’appendice supplement­are ci pensano gli arbitri, costretti per ben due volte – oltretutto nel giro di pochissimi istanti – a dover ricorrere alle analisi video per stabilire se il tocco di Müller prima, e quello Fora poi, siano finiti alle

spalle Hiller. Ma se in tutte e due le occasioni (almeno presumibil­mente, visto che nel primo caso le immagini non dicono nulla) il navigato portiere del Bienne in qualche modo riesce a salvarsi, sul lanciatiss­imo Dominic Zwerger – al 64’29’’ – non c’è nulla che possa fare. Con la Valascia che esplode in un boato liberatori­o,

anche perché a quel punto le 22 sono passate da un pezzo. Con il lucidissim­o attaccante austriaco che corona nel migliore dei modi una partita in cui è tra i protagonis­ti, meritandos­i anche il premio di migliore dei suoi. Pur se una menzione particolar­e non può non andare all’altro Dominik, il ceco Kubalik, autore di una

prova di sostanza. Coronata, nel modo più meritato possibile, visto il gran numero di dischi messi sulla porta avversaria, dal ritorno al gol dopo un’astinenza che durava ormai dal 9 dicembre, dal gol segnato al Langnau. «Miglioro di partita in partita, e la convocazio­ne ai Giochi mi ha dato fiducia – dice il ventiduenn­e di Pilsen –. Ora sta a me dimostrare di essermela meritata». A proposito di digiuni: il successo sul lanciatiss­imo Bienne è il primo celebrato dall’Ambrì davanti al suo pubblico dopo il perentorio 4-0 allo Zurigo, la sera del 2 dicembre. Due punti meritati e senz’altro di buon auspicio. Ma avrebbero dovuto essere tre.

 ?? TI-PRESS/CRINARI ?? Mancano 31 secondi ai rigori quando l’attaccante decide l’incontro con il gol del 3-2
TI-PRESS/CRINARI Mancano 31 secondi ai rigori quando l’attaccante decide l’incontro con il gol del 3-2

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