No a un attacco frontale alla nostra democrazia!
Ci sono tante ragioni per dire di No a un’iniziativa fuorviante e dannosa come la No Billag: dalla perdita di importanti posti di lavoro alla messa in discussione della coesione nazionale. Uno dei principali fattori che contribuiscono alla coesione nazionale è, infatti, il servizio pubblico, in particolare per quanto riguarda il servizio radiotelevisivo. La Srg-Ssr, per il tramite di una concessione, ha ricevuto un chiaro mandato dall’autorità politica: garantire un’offerta radiotelevisiva in tutte le regioni linguistiche, finanziata con il canone. Esso, ripartito tra le quattro regioni linguistiche, va chiaramente a vantaggio delle regioni minoritarie e assicura prodotti informativi, culturali e sportivi anche nelle regioni periferiche. Ma non solo: No Billag vuol dire no alla Rsi-Srg, ma anche no a radio e televisioni regionali! C’è poi la necessità, se non l’urgenza, di evitare che la divulgazione dell’informazione diventi appannaggio di pochi, addirittura di investitori stranieri che vogliono trarre profitto da una crescente commercializzazione dell’offerta mediatica. In uno Stato democratico, la pluralità dell’informazione dipende da un panorama mediatico variegato e da un servizio pubblico forte, nel quale chi si occupa (...)
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