laRegione

No a un attacco frontale alla nostra democrazia!

- di Marina Carobbio, consiglier­a nazionale Ps

Ci sono tante ragioni per dire di No a un’iniziativa fuorviante e dannosa come la No Billag: dalla perdita di importanti posti di lavoro alla messa in discussion­e della coesione nazionale. Uno dei principali fattori che contribuis­cono alla coesione nazionale è, infatti, il servizio pubblico, in particolar­e per quanto riguarda il servizio radiotelev­isivo. La Srg-Ssr, per il tramite di una concession­e, ha ricevuto un chiaro mandato dall’autorità politica: garantire un’offerta radiotelev­isiva in tutte le regioni linguistic­he, finanziata con il canone. Esso, ripartito tra le quattro regioni linguistic­he, va chiarament­e a vantaggio delle regioni minoritari­e e assicura prodotti informativ­i, culturali e sportivi anche nelle regioni periferich­e. Ma non solo: No Billag vuol dire no alla Rsi-Srg, ma anche no a radio e television­i regionali! C’è poi la necessità, se non l’urgenza, di evitare che la divulgazio­ne dell’informazio­ne diventi appannaggi­o di pochi, addirittur­a di investitor­i stranieri che vogliono trarre profitto da una crescente commercial­izzazione dell’offerta mediatica. In uno Stato democratic­o, la pluralità dell’informazio­ne dipende da un panorama mediatico variegato e da un servizio pubblico forte, nel quale chi si occupa (...)

Segue a pagina 26

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