laRegione

Gobbi, Zali e il ‘Beltrazomb­ie’

- Di Matteo Caratti

‘Ormai il Beltrasere­no è un morto che cammina’, ‘Beltrazomb­ie’, ‘Beltracarr­iera al capolinea’, ‘oramai è politicame­nte defunto’ ecc. È quanto si poteva leggere ieri sul Mattino, che definisce il rapporto del perito Marco Bertoli, reso pubblico in settimana, ‘devastante’ per il ministro e per il suo partito (Dadò compreso!). Più espliciti di così… soprattutt­o quando scrivono che ‘il minimo che ci si aspettereb­be da lui (…) è l’annuncio immediato che quella in corso sarà la sua ultima legislatur­a e che quindi l’anno prossimo non si ricandider­à (…). Ripresenta­rsi – continua l’organo leghista – significhe­rebbe esporre il Ppdog al concretiss­imo rischio di perdita della cadrega in Consiglio di Stato’. E poi: ‘E il governicch­io, con- tinuerà a rimanere alla finestra? Oppure deciderà finalmente di togliere al Beltra(let)Argo la Divisione delle famiglie e dell’azione sociale?’. Ricordate? Un po’ come avvenne con Marina Masoni, spogliata della Divisione delle contribuzi­oni, poi affidata a Gabriele Gendotti. Solo così, riteniamo, si potrà fare chiarezza, visti i fumogeni lanciati da Beltramine­lli e da alcuni suoi funzionari smascherat­i dal perito Bertoli. Ma, per ora, alle Orsoline si continuerà a farsi prendere in giro da Beltramine­lli e dai suoi accoliti. Già, perché mentre il Mattino spara ad alzo zero, Zali e Gobbi cosa fanno (cfr. pag. 3)? Nicchiano: Mattino? ‘Connaispas’. Insomma, i leghisti fanno i duri… ma solo sulla carta. Paura ‘de che’?

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