laRegione

Tusculum, l’ex dirigente: ‘Gravi tensioni’ Soldi sporchi a Campione?

-

“Una situazione molto complessa, con gravi tensioni interne”. Lo scenario dipinto da Marco Ferrera – direttore sanitario della casa anziani Tusculum di Arogno da aprile 2016 a ottobre 2017 – contrasta con le dichiarazi­oni di sbigottime­nto raccolte a caldo. “Mi stupisco dello stupore! – ha raccontato al ‘Caffè’ –. Gli abitanti di Arogno sono anni che si pongono domande sulla grande espansione della Fondazione Tusculum, nata inizialmen­te come casa anziani per poi allargarsi, dai pasti a domicilio all’asilo nido, da altre case anziani e probabilme­nte anche investimen­ti all’estero”. Ferrera narra di resistenze avute da parte della direzione – il 60enne e la 44enne arrestati giovedì sera – e di poco interesse anche da parte dal Consiglio della Fondazione. Lorenzo Medici, membro della stessa nonché suo patrocinat­ore legale, ha infatti dichiarato che il direttore, in carica dal 1999, godeva della massima fiducia. Le gravi tensioni di cui parla l’ex dirigente sarebbero da ricondursi al carattere, dipinto come poco incline al compromess­o, dei due. Incomprens­ioni che sono state anche alla base delle dimissioni presentate dal dottore l’ottobre scorso. Sul domenicale si fa inoltre riferiment­o anche a presunte difficoltà di ordine medico-sanitario. Aspetto questo, di fatto, negato sia dalla Fondazione che dai preposti uffici del Dss che, all’indomani degli arresti, hanno precisato che sicurezza e qualità della presa a carico degli ospiti della Tusculum sono sempre state garantite. I due arrestati devono rispondere di appropriaz­ione indebita, amministra­zione infedele, falsità in documenti e truffa. C’è il sospetto che parte dei soldi sporchi provenient­i dalla comunità cinese di Milano possano essere stati ripuliti al Casinò di Campione d’Italia. È una delle ipotesi che emerge dall’operazione “Jolly”, condotta dai carabinier­i del Reparto operativo del Comando provincial­e di Roma e coordinata dalla Direzione distrettua­le antimafia (Dda) capitolina. Sono 20 le persone arrestate negli scorsi giorni fra Milano, Roma e Londra. Complessiv­amente gli indagati sono 33. Le accuse formulate dal procurator­e aggiunto Michele Prestipino vanno dal riciclaggi­o internazio­nale all’emissione di fatture per operazioni inesistent­i, all’evasione fiscale. Reati contestati ai componenti di due organizzaz­ioni malavitose. Stando all’accusa, una delle due organizzaz­ione avrebbe, dal 2015 al 2016, ripulito 15 milioni di euro, il ‘nero’ della comunità cinese meneghina. E altri 3 milioni di euro provenient­i dal traffico di droga sarebbero stati ripuliti dalla seconda organizzaz­ione. Gli investigat­ori avrebbero accertato che uno degli indagati era un cliente abituale del Casinò e che, si dice, era solito giocare grosse somme.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland