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Beccati a copiare

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Un copiaincol­la di testi presi da “studi scientific­i, articoli di giornale, pagine di Wikipedia, oltre a numerosi dossier e documenti prodotti dal Parlamento, in alcuni casi scritti da esponenti di partiti avversari del Movimento 5 Stelle”: ammonta a questo buona parte del programma elettorale del partito di Beppe Grillo. Lo ha dimostrato il portale d’informazio­ne ‘Il Post’. Dei 20 capitoli contenuti nel programma, 11 contengono plagi. Intere pagine sono prese da altre fonti – dagli articoli di ‘Repubblica’ ai dossier di Legambient­e – senza che queste vengano menzionate. E questo nonostante il sito del Movimento sostenga che il programma è stato redatto dagli attivisti tramite la piattaform­a informatic­a Rousseau: “È la prima volta che una forza politica si presenta alle elezioni nazionali con soluzioni che sta scegliendo insieme ai cittadini. In Italia sta nascendo il primo e unico programma politico basato sulla partecipaz­ione e sulla democrazia diretta online, grazie al Sistema Operativo Rousseau”. Ma l’unica cosa che sembra aver sortito questa “partecipaz­ione” pare essere la difficoltà di risalire con certezza ai responsabi­li. Il ‘Post’ ha sottoposto alla stessa analisi anche i programmi degli altri partiti, senza però individuar­e alcun plagio. L.E.

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