Al Re chiavi e aumento
Parte con un colpo gobbo di Re Renato Dotta la 155esima edizione del Carnevale di Bellinzona. Con la scusa che anche per lui i confini si sono allargati, e perciò è cresciuto l’impegno della Corte nel seguire tutti i bagordi aggregati, la sua paga è stata
Con dieci grandi palloni gialli e rossi lanciati sopra le teste dei sudditi accalcati in piazza Nosetto, ieri sera è iniziata puntuale alle 21 la 155esima edizione del Carnevale Rabadan di Bellinzona. Il sindaco Mario Branda nel comporre la nuova chiave della Città aggregata da consegnare temporaneamente a Re Renato Dotta ha chiamato a rapporto i colleghi di Municipio Christian Paglia, Simone Gianini, Mauro Minotti, Giorgio Soldini e il vicesindaco Andrea Bersani. Assente sul terrazzo di Palazzo Civico Roberto Malacrida. Inevitabili, dopo il saluto introduttivo del presidente dell’associazione Rabadan Flavio Petraglio, gli accenni alla recente attualità locale. Dal caos neve (qualora dovesse fioccare nei prossimi giorni l’incombenza-calla spetterà al sire), all’aumento del salario dei municipali bocciato nel segreto dell’urna. A Branda, apparso in evidente stato di spossatezza per il grande impegno sin qui profuso nel gestire le beghe turrite, è sfuggito che anche la paga di Re è stata rimpolpata, sottolineando che il nuovo onere ricadrà inevitabilmente sulle tasche dei cittadini, stavolta senza diritto di referendum. Dal canto suo Re Dotta l’ha presa più che bene, ha ricordato che i nuovi confini del regno allargato implicano anche un impegno gravoso nel seguire tutti i Carnevali e quindi, accompagnato da regina, damigelle e paggetti, si è incamminato verso piazza del Sole, sede ufficiale dei bagordi. La festa è iniziata, si va avanti fino a martedì. MA.MO.