Doris Leuthard delusa dalla vicenda, chiede chiarezza
I trucchi contabili di AutoPostale sono un caso politico. La consigliera federale Doris Leuthard non nasconde la sua delusione. Altri chiedono la testa della direttrice della Posta Susanne Ruoff. “Sono delusa riguardo al modo di operare di AutoPostale”, ha affermato ieri la ‘ministra’ dei Trasporti, aggiungendo che il suo Dipartimento si aspetta la documentazione completa sul caso da parte degli organi coinvolti. Più netta l’opinione del capogruppo socialista alle Camere federali Roger Nordmann secondo cui Ruoff “non è più sostenibile”. La fiducia è ormai venuta a mancare, ha aggiunto ieri ai microfoni di radio Srf. Anche la collega di partito Edith Graf-Litscher, che presiede la Commissione dei trasporti del Nazionale, ha parlato di “dicke Post”, ovvero di una notizia sgradevole. Critico anche il consigliere nazionale Udc Ulrich Giezendanner: “Se è vero quello che è emerso, deve essere sospesa fino a quando l’inchiesta non sarà conclusa”. Più sfumate le reazioni di Ppd e Plr. Secondo il consigliere nazionale Ppd Martin Candinas “prima bisogna sapere esattamente cosa è successo”. Solo in seguito si potrà parlare di conseguenze personali. Non è il compito della politica chiedere siluramenti, tanto meno sulla base di un articolo di giornale, ha puntualizzato. Per il consigliere nazionale Plr Thierry Burkart la Posta deve ricostruire l’accaduto in dettaglio; in un secondo tempo vanno tratte le conseguenze a livello personale; il terzo passo sarà poi l’elaborazione a livello politico dell’accaduto. Intanto ieri il granconsigliere ticinese del Ps Raul Ghisletta (primo firmatario) ha presentato un’interpellanza che chiede al Consiglio di Stato di esprimersi sulla vicenda. In particolare al governo viene chiesto se ha segnalato problemi all’autorità federale come hanno fatto altri Cantoni, se il Ticino riceverà dei rimborsi e se altre società di trasporto cantonali potrebbero essere toccate dal problema. Infine il Sindacato autonomo dei postini esige le dimissioni di Ruoff. In un comunicato diffuso ieri ha inoltre sottolineato come le manipolazioni contabili in seno ad AutoPostale siano venute alla luce solo dopo diversi anni che il Canton Giura aveva lanciato l’allarme.