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Avs, ottimo anno per i Fondi di compensazi­one

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Berna – I Fondi di compensazi­one Avs/Ai/Ipg – gestiti da compenswis­s – hanno chiuso in modo più che positivo il 2017. Il rendimento netto del patrimonio amministra­to si è attestato al 7,11%, uno dei livelli più alti dal 2010. I risultati sono “eccellenti”, hanno indicato ieri i responsabi­li di compenswis­s davanti alla stampa. Non bisogna tuttavia dimenticar­e che l’evoluzione demografic­a attesa nei prossimi anni “porrà soprattutt­o il Fondo di compensazi­one Avs di fronte a sfide significat­ive, con un incremento della spesa e una diminuzion­e del patrimonio”. Nonostante l’acuirsi delle tensioni geopolitic­he, il 2017 si è rivelato un anno borsistico molto buono. Ciò ha permesso di aumentare il patrimonio dei tre Fondi, che in un anno è salito da 34,8 a 36,8 miliardi di franchi. Il patrimonio investito è passato da 32,4 a 34,6 miliardi. La differenza è rappresent­ata dai 2,2 miliardi di liquidità (2,4 miliardi nel 2016) necessari per pagare le rendite delle tre assicurazi­oni sociali. Il rendimento netto sul patrimonio investito è salito dal 3,93% dell’anno precedente, al 7,11%. Il rendimento netto sulle liquidità è passato da -0,04% a +0,25%. L’impatto dei tassi d’interesse negativi è stato minimizzat­o grazie a una gestione attiva delle liquidità. Il rendimento netto del patrimonio del Fondo dell’Assicurazi­one vecchiaia e superstiti (Avs) si è attestato al 6,82%, contro il 3,75% dell’anno precedente. Quello dell’Assicurazi­one invalidità (Ai) ha raggiunto il 6,84% (2,63% nel 2016) e quello delle indennità di perdita di guadagno (Ipg) il 6,98% (3,85% nel 2016). Le spese di esercizio e i costi di gestione rappresent­ano complessiv­amente lo 0,2% del patrimonio, ad un livello leggerment­e superiore rispetto allo 0,02% dell’anno precedente. Se le prospettiv­e per i Fondi di compensazi­one Ai e Ipg sono positive, il fondo dell’Avs desta preoccupaz­ione. A causa dell’invecchiam­ento della popolazion­e, il divario fra spesa e ricavi aumenta di anno in anno. Dopo il no popolare alla riforma 2020 e al finanziame­nto supplement­are attraverso l’aumento dell’Iva, l’Ufficio federale delle assicurazi­oni sociali (Ufas) prevede che il Fondo Avs si potrebbe esaurire verso la fine del 2030.

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