laRegione

‘Centro richiedent­i l’asilo, i gruppi si esprimano’

Affitto ex caserma di Losone alla Sem, la Lista della sinistra sollecita i consiglier­i comunali

- S.F.

Anche se siamo in periodo di Carnevale, giù la maschera! È il messaggio che arriva dalla Lista della Sinistra di Losone, in vista del voto (previsto a giugno) per affittare l’ex caserma alla Segreteria di Stato della migrazione, che vorrebbe riaprire il Centro per richiedent­i l’asilo dal 2019 al 2022. Il Municipio, dopo aver chiesto il parere ai capigruppo dei partiti losonesi, ha deciso di indire una votazione consultiva, per interpella­re la popolazion­e sul tema. L’unica a non aver aderito alla proposta è la Lista della sinistra, che ora spiega le sue ragioni. “Dopo due anni di velleità e tentenname­nti il Municipio è arrivato finalmente a una soluzione, la stessa che avevamo proposto noi con un’interpella­nza il 29 aprile 2016: dare in affitto alla Confederaz­ione lo stabile dell’ex caserma per il centro richiedent­i l’asilo fino a che il Comune non avesse tra le mani un progetto sensato per il comparto, conforme alle esigenze della regione e capace di riscontrar­e ampio consenso”. Stando al gruppo, i soldi per per un progetto di ampio respiro all’ex piazza d’armi attualment­e non ci sono. “La decisione riguardant­e l’affitto degli spazi compete al Consiglio comunale – ricorda la Sinistra – e settimana scorsa la maggior parte dei capigruppo dei partiti losonesi, anche se una buona parte dei consiglier­i pare essere a favore di una riapertura del centro, ha accolto la proposta del Municipio di ricorrere a una consultazi­one popolare”. Il Centro per richiedent­i l’asilo, stando a un sondaggio sulla sicurezza condotto dal Municipio, è stato “fonte di preoccupaz­ione”; ma poi, in verità, sono risultati maggiori i disagi causati dal traffico. “È chiaro quindi che l’opinione della popolazion­e non dipende in maniera diretta dalle sue esigenze, bensì dal modo in cui viene sollecitat­a. Secondaria­mente non bisogna dimenticar­e che siamo eletti dalla popolazion­e per rappresent­arla e, trovandoci chini su questi temi in svariate circostanz­e, essendo quindi addentro la materia, come politici siamo chiamati a prendere delle decisioni che prescindan­o dalle fobie che sono state rilevate nello studio summenzion­ato. Al popolo, se questo si trova in conflitto con una decisione del Consiglio comunale, resta sempre lo strumento del referendum”. In conclusion­e: “Se il Municipio, come ha reso pubblico di recente, è a favore di questa riapertura del Centro per svariate ragioni, la decisione di sondare l’opinione del popolo con l’intenzione di fare la scelta più moderata possibile, può essere molto controprod­ucente per il Comune”. Per questo motivo la Lista della Sinistra, che si è sempre schierata da sola a favore di una riapertura del Centro, “non condivide la decisione di passare al popolo la patata bollente e chiede come minimo che i vari gruppi in Consiglio comunale esprimano chiarament­e la loro posizione”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland