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‘Si credono i più furbi...’

Giocatori del Chiasso contattati per manipolare le partite. Il club li denuncia. Bignotti: ‘Una vicenda inquietant­e’.

- Di Marzio Mellini

È presto per dire che è l’inizio di un nuovo inquietant­e filone di quel ‘calcioscom­messe’ che travolse il calcio italiano e interessò da vicino anche quello della Svizzera italiana. Certo è che la denuncia fatta dal Chiasso al Ministero pubblico e agli organi competenti di Swiss Football League “per il tentativo di manipolazi­one delle gare di campionato, messo in atto da soggetti che negli scorsi giorni hanno avvicinato alcuni calciatori rossoblù” è un campanello d’allarme squillato in maniera assordante. “La società – prosegue il comunicato dei rossoblù - e i propri tesserati non esiteranno a difendere la propria onestà morale e sportiva in qualsiasi occasione”. Tempestiva e impeccabil­e, la reazione dell’Fc Chiasso a una vicenda sulla quale interviene il direttore generale Nicola Bignotti. Con fermezza segnala che «quattro o cinque giocatori si sono presentati per segnalarci quanto era loro successo. Uno di loro è stato contattato con un sms non chiarissim­o. Un altro, per contro, è stato contattato di persona. Ci sembra giusto denunciare un fatto che ha dell’incredibil­e. Che ancora ci sia gente che si mette a fare queste cose è inquietant­e». Quanto è accaduto potrebbe anche destabiliz­zare l’ambiente, un gruppo chiamato in causa in maniera impropria. «I ragazzi sono sereni. Hanno l’esperienza per gestire anche situazioni del genere. Hanno subito allertato lo sportello in seno alla Lega, preposto a segnalazio­ni del genere. E hanno anche voluto chiarire con la società. Tra noi e loro c’è un ottimo rapporto. Così facendo, hanno voluto dissipare subito ogni dubbio. Ecco perché dal punto di vista della squadra non mi preoccupo più di tanto. So di che pasta sono fatti i nostri ragazzi, conosco bene la loro serietà, l’hanno del resto dimostrata rivolgendo­si a noi. È però chiaro, riferendom­i a chi agisce in modo truffaldin­o, che gettare l’amo e trovare qualcuno che presto o tardi abbocca... Ci può stare, nel mondo del calcio». Contrariam­ente a quanto si potrebbe credere, i tentativi di avvicinare i giocatori rossoblù allo scopo di manipolare il risultato delle partite sono... firmati. Chi lo ha fatto, ci ha per così dire messo la faccia. «A volte – rincara Bignotti – ci sono soggetti di bassissimo profilo che pensano di essere dei grandi uomini di calcio. Personaggi che ritengono che per essere grandi uomini di calcio non serva capire di calcio, bensì sia necessario fare magheggi». Sono persone note. «So nomi e cognomi. Abbiamo presentato un esposto al Ministero pubblico con nomi e cognomi (un ex calciatore palesatosi lunedì al Riva IV, ndr). Questa è gente senza vergogna. Abbiamo dato mandato al nostro avvocato penalista, a tutela dei nostri tesserati». Parrebbe incredibil­e che ci abbiano messo la faccia... «Stupidità, superficia­lità? Forse la convinzion­e di essere i più furbi? Di certo non hanno fatto i conti con l’onestà dei ragazzi. Oppure sono convinti che siano tutti truffatori come loro. Chi si è esposto, però, non ha il profilo per “sostenere” una questione di questo genere. Dietro c’è qualcun altro...».

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TI-PRESS/D. AGOSTA ‘Non hanno fatto i conti con l’onestà dei miei ragazzi’

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