Bellinzona e Riva puntano... l’orologio
In Lna femminile, il Juice Bellinzona ha chiuso la prima fase (che precede quella a orologio) al 4° posto, per una differenza di 5 punti negli scontri diretti col Winterthur (+15 e -20), mentre il Mari Group al 6°, avendo un +10 (+13 e -3) nei confronti dell’Hélios. Il Bellinzona ha mancato il secondo posto, uscendo sconfitto a Winterthur, subendo il sorpasso in classifica delle zurighesi. «Facciamo notizia quando perdiamo – esclamava Aiolfi lunedì –. Eppure abbiamo battuto l’Elfic una settimana fa, neanche fosse scontato». Già, perché quando vinci dieci partite di fila fra Coppa e campionato, la sconfitta fa più scalpore, tenuto anche conto però che la crescita del Bellinzona giustificava speranze pure a Winterthur. «Abbiamo sprecato troppi tiri non impossibili, abbiamo difeso con qualche lacuna, è vero: ma eravamo anche senza Franscella e abbiamo perso quattro giocatrici del quintetto per falli e che la Reed era in campo con 4, fattori che hanno pesato sul -20 finale che ci è costato il terzo posto». Nulla di cui preoccuparsi? «Abbiamo fatto cose molto positive, siamo a 2 punti dalla seconda e anche se dovremo affrontare le prime tre fuori casa non ci fasciamo la testa. Possiamo vincere contro ogni avversaria, consci anche che contro alcune si può perdere. Ma il fatto di essere lì ci riempie di orgoglio e ci dà la misura di quanto fatto negli ultimi mesi. Senza dimenticare la semifinale di Coppa che potrebbe aprirci nuovi traguardi, anche se in un derby non ci sono favorite». In casa Mari Group Riva si respira una buona aria. Le ultime prestazioni sono state significative nell’evidenziare la crescita delle giovani. Ne parliamo con coach Montini, il quale era ben conscio di avere un nugolo di neanche ventenni da far crescere. «Era una sfida, ovviamente, ma ho deciso di accettare il progetto, consapevole dei rischi, anche perché quest’anno c’è in ballo una retrocessione. Ma la crescita che hanno avuto le giovani è il segnale che abbiamo fatto le scelte giuste e in prospettiva sono fiducioso». Il tutto senza straniere di prima fascia? «Devo dire che la crescita delle ragazze ha migliorato anche il loro apporto. Ora hanno più fiducia nelle compagne e le trovano con continuità, mentre prima tendevano a giocarsela solo loro due. Quindi, questo aspetto ci mette in migliori condizioni e con più soluzioni. Il processo di crescita deve continuare. La vittoria contro il Pully, ma anche la sconfitta col Troistorrents, ci devono dare maggior consapevolezza, fiducia e autostima, fattori essenziali per progredire». E poi c’è la semifinale di Coppa: «Altro traguardo stimolante, altro segnale di crescita che ci motiverà in tutti i sensi, ma è presto per parlarne».