Show di quattro ore con lo spauracchio del freddo
Oggi alle 12 (ora svizzera) la spettacolo che apre ufficialmente i Giochi
Nello stadio a forma di pentagono (carissimo), che verrà smantellato a Giochi finiti, sarà show, di colori e musica tradizionale, di k-pop e storia, sport e tecnologia. Di un Paese che vuole farsi conoscere al mondo e che sta facendo ogni sforzo per dare mostra del meglio di sé: un Paese che vuole apparire unendo le proprie peculiarità. L’hi-tech, ma anche la cultura che affonda in tradizioni antichissime. È proprio su questo aspetto che lo show che apre i Giochi farà perno: e poi la pace, denominatore comune di un’edizione olimpica che come non mai era stata annunciata di grande tensione e che invece ha contribuito a rilanciare un dialogo interrotto da anni. In quest’ottica si inseriscono le 229 cheerleader, una squadra di taekwondo e una di musicisti inviati dalla Corea del Nord, pronti a esibirsi nel Paese nemico, nonché la presenza della sorella minore del dittatore Kim, Kim Yo-jong. Una presenza inaspettata, che vuole rafforzare il messaggio di pace che questi Giochi stanno cavalcando. La marcia di avvicinamento ai Giochi, ordinata e senza troppe sbavature, vuole proseguire al meglio anche in occasione della cerimonia inaugurale che rischia di patire il freddo annunciato. Alle 20 locali (mezzogiorno ora svizzera) sono previste temperature sotto lo zero. Un inconveniente che ha causato un fuggifuggi di atleti e invitati vari, spaventati dalle quasi quattro ore di spettacolo. Per ovviare, è stato approntato un kit antigelo: scalda-mani e piedi, e cuscini termici. Le due Coree unite sfileranno per ultime sotto un’unica bandiera. «Questo fatto fa sperare in un mondo in cui i conflitti si risolvono pacificamente con il dialogo», ha osservato Papa Francesco nel suo augurio olimpico. A inaugurare il giro delle selezioni, gli atleti della Grecia. Al 55esimo posto sfileranno i russi senza patria, uniti sotto l’insegna “Oar”. Per l’ultimo tedoforo la Corea sembra aver scelto: saranno tre, le prescelte, le ragazze olimpioniche di tiro con l’arco a Rio, nel 2016.