laRegione

Basta cerotti: ma davvero!

- Di Stefan Krebser, Sessa

Non entro nel merito delle polemiche del sindaco di Monteggio Pietro Marchesi per via dei vari progetti che dovrebbero migliorare la mobilità nella zona di Caslano e Magliaso. Mi stupisce piuttosto la sua insistenza per la galleria da Agno fino a Ponte Tresa, quando sa precisamen­te che se dovesse essere realizzata le auto finirebber­o direttamen­te nel fiume Tresa, perché l’Italia non è disposta a costruire una nuova dogana in zona Madonnone. Quindi il collo di bottiglia a Ponte Tresa rimarrebbe e le macchine sarebbero ferme in galleria invece che sulla Cantonale. Ricordo inoltre a Marchesi che questa nuova galleria non avrebbe nessuna probabilit­à di essere sussidiata dalla Confederaz­ione, che sostiene solo progetti a favore di una mobilità sostenibil­e e non per aumentare il traffico stradale. Inoltre è facile immaginars­i che nella ipotetica galleria molti furbi in serata (come fanno già ora alla dogana di Ponte Tresa) andrebbero sulla preselezio­ne verso Luino per evitare la colonna nella preselezio­ne per Ponte Tresa. Poi alla prima possibilit­à farebbero una giravolta di 180 gradi per tornare in direzione Ponte Tresa. Di conseguenz­a noi di Sessa e Monteggio dovendo andare in quella direzione saremmo incolonnat­i da Madonna del Piano fino a Ponte Tresa. Marchesi vuole questo? Per risolvere i problemi viari nella nostra zona, e in tutto il Luganese, c’è un’unica soluzione: sostenere al 100% la mobilità pubblica, con la costruzion­e della linea tram-treno completa anche fino al pian Scairolo e Cornaredo e fino a Taverne-Torricella. Il 23.1.2018 le Ffs, l’Eth di Zurigo, le industrie e la Confederaz­ione hanno deciso di investire 100 milioni in una “Iniziativa mobilità” per i prossimi 10 anni. La guida automatica dei veicoli e i treni senza macchinist­i in futuro potranno partare gli utenti da porta a porta. Il futuro gli specialist­i dell’Eth lo prevedono così: una persona che vuole recarsi da Monteggio a Rovio non percorre più questo tragitto con la propria auto, ma con un servizio tipo “taxi” locale con veicoli automatici che la porta alla fermata del tram-treno di Ponte Tresa per poi arrivare a destinazio­ne a Rovio con un altro mezzo automatico dalla stazione di Melano, e tutto questo senza tempi di attesa. In questo modo gli utenti dell’agglomerat­o di Lugano avranno una vera scelta, se muoversi facilmente con il mezzo pubblico o rimanere incolonnat­i. Il futuro è questo. Occupandom­i in modo approfondi­to della problemati­ca vedo giornalmen­te che purtroppo anche altri coinvolti si orientano più volentieri al passato che al futuro, soprattutt­o i membri della Commission­e regionale dei trasporti del Luganese. Concludo con le parole di Marchesi: i malcantone­si non vogliono cerotti ma progetti seri e incisivi!

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