Basta cerotti: ma davvero!
Non entro nel merito delle polemiche del sindaco di Monteggio Pietro Marchesi per via dei vari progetti che dovrebbero migliorare la mobilità nella zona di Caslano e Magliaso. Mi stupisce piuttosto la sua insistenza per la galleria da Agno fino a Ponte Tresa, quando sa precisamente che se dovesse essere realizzata le auto finirebbero direttamente nel fiume Tresa, perché l’Italia non è disposta a costruire una nuova dogana in zona Madonnone. Quindi il collo di bottiglia a Ponte Tresa rimarrebbe e le macchine sarebbero ferme in galleria invece che sulla Cantonale. Ricordo inoltre a Marchesi che questa nuova galleria non avrebbe nessuna probabilità di essere sussidiata dalla Confederazione, che sostiene solo progetti a favore di una mobilità sostenibile e non per aumentare il traffico stradale. Inoltre è facile immaginarsi che nella ipotetica galleria molti furbi in serata (come fanno già ora alla dogana di Ponte Tresa) andrebbero sulla preselezione verso Luino per evitare la colonna nella preselezione per Ponte Tresa. Poi alla prima possibilità farebbero una giravolta di 180 gradi per tornare in direzione Ponte Tresa. Di conseguenza noi di Sessa e Monteggio dovendo andare in quella direzione saremmo incolonnati da Madonna del Piano fino a Ponte Tresa. Marchesi vuole questo? Per risolvere i problemi viari nella nostra zona, e in tutto il Luganese, c’è un’unica soluzione: sostenere al 100% la mobilità pubblica, con la costruzione della linea tram-treno completa anche fino al pian Scairolo e Cornaredo e fino a Taverne-Torricella. Il 23.1.2018 le Ffs, l’Eth di Zurigo, le industrie e la Confederazione hanno deciso di investire 100 milioni in una “Iniziativa mobilità” per i prossimi 10 anni. La guida automatica dei veicoli e i treni senza macchinisti in futuro potranno partare gli utenti da porta a porta. Il futuro gli specialisti dell’Eth lo prevedono così: una persona che vuole recarsi da Monteggio a Rovio non percorre più questo tragitto con la propria auto, ma con un servizio tipo “taxi” locale con veicoli automatici che la porta alla fermata del tram-treno di Ponte Tresa per poi arrivare a destinazione a Rovio con un altro mezzo automatico dalla stazione di Melano, e tutto questo senza tempi di attesa. In questo modo gli utenti dell’agglomerato di Lugano avranno una vera scelta, se muoversi facilmente con il mezzo pubblico o rimanere incolonnati. Il futuro è questo. Occupandomi in modo approfondito della problematica vedo giornalmente che purtroppo anche altri coinvolti si orientano più volentieri al passato che al futuro, soprattutto i membri della Commissione regionale dei trasporti del Luganese. Concludo con le parole di Marchesi: i malcantonesi non vogliono cerotti ma progetti seri e incisivi!