Tram-treno progetto di qualità
Il nostro stile di vita è strettamente legato, fra le altre cose, alle modalità di spostamento a cui facciamo ricorso per andare al lavoro, per attività di svago o altro. Sappiamo anche bene che facciamo uso dell’automobile magari anche quando non c’è un effettivo bisogno. Inutile nasconderlo, l’auto ci piace molto, perché prima di tutto ci rende autonomi. Non bisogna però negare che ha anche aspetti negativi subiti in prima persona da chi guida e qui mi riferisco soprattutto al tempo perso in colonna. Ormai lo stare bloccati nel traffico è parte integrante della nostra quotidianità.
Segue dalla Prima In talune zone, va detto con chiarezza, le alternative all’auto sono spesso poco appetibili e quindi la “quattro ruote” resta il mezzo preferito senza valide alternative. In questo contesto vi sono regioni sicuramente più colpite rispetto ad altre, il mio Mendrisiotto ed il Malcantone ne sono l’esempio. Situazioni alla quale contribuiscono come detto molti fattori, non da ultimo le 55mila provenienti dalla vicina Italia che giornalmente transitano in Ticino. Per cercare di offrire una risposta agli spostamenti da e per il Malcantone da anni si è lavorato ad un progetto innovativo e concreto: la nuova rete tram-treno del Luganese. Su scala locale, alcuni studi indicano come l’effetto previsto sia paragonabile a quello della galleria di base del San Gottardo o quella futura del Ceneri. Nessuna infrastruttura stradale infatti è mai riuscita a rendere così vicino tutto l’agglomerato della valle del Vedeggio. Senza ombra di dubbio quindi, quest’opera apporterà una rivoluzione nel modo di spostarsi nell’intera regione a cui seguiranno dei sicuri benefici. Pensate solo a cosa vorrà dire poter viaggiare, entro pochi anni, da BioggioManno a Lugano in soli 5 minuti. Mentre oggi, per lo stesso tragitto in automobile, cittadini, pendolari e lavoratori impiegano almeno mezz’ora, quando la situazione è “fluida”. Il pieno sostegno a questo importante progetto denominato rete tram-treno è arrivato anche da parte dei vari uffici federali, come pure la promessa di finanziamento dal Consiglio federale. Un progetto insomma che Berna ha elogiato per la sua qualità. Sembra scontato ma non era per nulla evidente. Ricordo infatti che la concorrenza con i progetti presentati Oltralpe da altri Cantoni era molto forte e che svariate opere non hanno ottenuto il finanziamento: il raddoppio del tunnel ferroviario del Lötschberg, o il collegamento diretto tra Aarau e Zurigo per fare solo due esempi. Perché Berna allora ha premiato il progetto ticinese? Semplicemente perché il Consiglio federale ha compreso che quest’opera avveniristica ha un rapporto costi-benefici eccellente. Per questo motivo Berna ha garantito che, indipendentemente dalle prossime scelte finanziarie sui fondi per i trasporti a livello federale, il credito per il tram-treno del Luganese sarà al voto nel parlamento federale già nel 2019. Come tutti i progetti di questa portata, era immaginabile, per vari motivi e interessi, lo scatenarsi di polemiche. Non ci si deve sottrarre alla discussione ed infatti il dipartimento, tecnici e Direttore in primis si sono sin da subito dimostrati disponibili verso chiunque toccato da quest’opera volesse affrontare costruttivamente eventuali problematiche. Bisogna inoltre “pesare” con la dovuta attenzione le critiche, infatti se alcune aziende reclamano, molte altre, compresi i comuni toccati dal tracciato, sostengono quest’opera. Questo perché non solo pensano alla pessima qualità di vita dei residenti dovuta alle colonne, ma, dal profilo imprenditoriale, anche alle perdite economiche per le aziende che di fatto hanno pure problemi di mobilità. Ed ecco allora che non dobbiamo fare il tipico gioco ticinese: ci lamentiamo che non abbiamo le infrastrutture e poi a 2 minuti dal voto del credito riusciamo a farci male da soli cadendo nel “chi grida di più vince”. Quasi mezzo miliardo nell’economia reale del Ticino, un progetto di qualità atteso da anni, un progetto che non possiamo che sostenere con convinzione, lo dobbiamo in primis a una regione e agli abitanti di essa che da anni perdono costantemente in qualità di vita per colpa del traffico ormai insostenibile.
*Capogruppo Lega dei Ticinesi in Gran Consiglio