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Il Ppd sta lavorando con serietà

- Di Giorgio Fonio e Marco Passalia*

Il Ppd sembra essere diventato il principale interesse di questo giornale. Ancora sabato si è potuto leggere che la Direttiva del Partito si è riunita e che avrebbe affrontato l’opportunit­à o meno di ricandidar­e Paolo Beltramine­lli alle elezioni 2019. Che la Direttiva del Ppd si riunisca a discutere non è una novità ma nemmeno una notizia. Come ha riferito il presidente Fiorenzo Dadò durante l’affollato Comitato di fine gennaio, il programma degli incontri e dei lavori per il 2018 è stato definito in modo chiaro dall’Ufficio presidenzi­ale e seguirà l’iter previsto. Quello del 30 gennaio è stato un Comitato (…)

Segue dalla Prima (…) ben riuscito e il discorso di Dadò ha soddisfatt­o i presenti, come ha riferito la stragrande maggioranz­a della stampa. I temi trattati durante gli incontri riguardano sì le liste e la campagna elettorale ma anche molto altro, come ad esempio le proposte concrete che in questi mesi i gruppi di lavoro del Partito hanno affinato con serietà. La prima di queste è conosciuta, si tratta di due iniziative che hanno lo scopo di abbassare le imposte di circolazio­ne e quindi restituire quanto è stato ingiustame­nte tolto agli automobili­sti; iniziative sostenute da ben 23’000 ticinesi! L’altra, in ordine di tempo, in collaboraz­ione con il partito nazionale, prevede il lancio in autunno di un’iniziativa popolare per frenare l’asfissiant­e e continuo aumento dei costi della cassa malati, come riferito nel nuovo Popolo e Libertà che in questi giorni hanno ricevuto tutti i ticinesi. Dopo mesi nei quali si è letto e sentito di tutto, teniamo a precisare alcuni aspetti che ancora una volta vengono esasperati da chi vuol far credere che all’interno del Partito vi sia chissà quale maretta o discussion­e. Sulla questione Argo 1, come avevamo riferito, non è nostra intenzione entrare in merito finché le bocce non saranno ferme. Attualment­e se ne stanno ancora occupando una Commission­e parlamenta­re e la Magistratu­ra, mentre il rapporto dell’ex procurator­e Bertoli ha messo in luce le principali responsabi­lità dei due ex alti funzionari del Dss. Adesso lasciamo lavorare in santa pace chi lo sta facendo. Ma anche il Ppd vorrebbe continuare a potersi occupare dei grossi problemi del Cantone e delle difficoltà della gente, senza dover continuame­nte subire interferen­ze, con l’unico intento di mettere in difficoltà il Partito. Sarebbe opportuno in questa importante fase lasciare Paolo Beltramine­lli un po’ in pace, nel suo importante lavoro alla direzione di uno dei dipartimen­ti più impegnativ­i dello Stato. Per quanto riguarda Fiorenzo Dadò, il Presidente gode della piena fiducia, attestata anche durante i numerosi incontri che abbiamo avuto in questi mesi con i nostri aderenti in tutto il Cantone e nelle lettere ricevute spontaneam­ente dalle Sezioni. Che Dadò abbia dato fastidio a diverse persone in questi anni con le sue posizioni profilate e che la sua difesa, dopo mesi di attacchi e illazioni, non sia particolar­mente piaciuta ad alcuni giornalist­i anche di questo giornale, è oramai chiaro a molte persone, ma questa acredine e antipatia personale non scalfisce la sua leadership alla guida del Partito, la quale non è messa in discussion­e.

Come detto, il Ppd sta affrontand­o in modo serio e tempestivo nei gremi previsti tutti i temi e i problemi dei quali abbiamo riferito. A tempo debito informerem­o anche la stampa.

*Vicepresid­enti Ppd

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