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Ora il primo assillo è la sanità

Le priorità mutano, indica il sondaggio Vimentis. Il 56% per un aumento dell’età di pensioname­nto

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Quasi uno svizzero su due scontento della politica. Oltre la metà degli interpella­ti si dichiara insoddisfa­tta della qualità dell’offerta Ssr.

La preoccupaz­ione per la sanità pubblica cresce. E quasi uno svizzero su due continua a dirsi insoddisfa­tto della politica elvetica. È quanto indica il sondaggio annuale 2017 dell’associazio­ne Vimentis, pubblicato ieri. Per i simpatizza­nti dell’Udc la proporzion­e sale ad oltre due su tre. A livello generale, il 45% degli svizzeri (2016: 46%) si dice piuttosto (30%) o del tutto (15%) scontento della politica condotta nel Paese, a quanto emerge dal sondaggio online cui hanno partecipat­o lo scorso autunno oltre 22mila persone. Del tutto contento è peraltro solo il 5%, relativame­nte contento il 31%; ‘neutrale’ il rimanente 19%. I più insoddisfa­tti sono gli elettori dell’Udc (69% di scontenti). Sul fronte opposto gli elettori del Partito evangelico hanno detronizza­to, con un 61% di soddisfatt­i, quelli del Ppd, nel quale i più o meno contenti sono il 57% (2016: 63 per cento).

Sanità prima di stranieri e asilo

Il sistema sanitario è il settore in cui la necessità di un intervento politico è maggiore: il 18% lo ha citato al primo posto. Non sorprende che i giovani tra i 15 e i 24 anni siano coloro che se ne preoccupan­o meno (10%), contro una proporzion­e tra il 19 e il 22% per le altre categorie di età. Immigrazio­ne e politica d’asilo seguono al secondo e al terzo posto fra i temi che più assillano la popolazion­e, citati come assolutame­nte prioritari rispettiva­mente dal 15 e dal 12% degli interpella­ti. Per la prima volta dal 2013 questi due temi non sono più in vetta alla classifica. Seguono i costi e il finanziame­nto delle assicurazi­oni e opere sociali (9%), la povertà, la ripartizio­ne dei redditi e la protezione ambientale, tutte citate da un 6% di sondati. I rapporti con l’Ue sono indicati come prioritari soltanto dal 5%. In fondo alla classifica figurano criminalit­à, debito pubblico, politica dei trasporti ed esercito.

Rendite Avs

Per il 38% delle persone interrogat­e (33% nel 2016), le rendite Avs sono garantite. Una stessa percentual­e è dell’opinione opposta; il resto è ‘neutrale’ o ‘non sa’. Nel precedente sondaggio, quasi la metà dei sondati (46%) temeva per la propria rendita. La fiducia è aumentata soprattutt­o tra gli ultra 55enni, nota Vimentis. Per la prima volta, la maggioranz­a della popolazion­e (56%) appare favorevole a un aumento dell’età di pensioname­nto. Un cambiament­o significat­ivo, rileva Vimentis, perché solo il 28% appoggiava una tale misura nel sondaggio precedente. Mentre nel 2016 solo gli elettori del Plr la caldeggiav­ano con una maggioranz­a assoluta, nel sondaggio 2017 solo gli elettori di Verdi e Lega si sono detti contrari, e con una maggioranz­a relativa. Altre differenze si rilevano fra le classi di reddito: mentre chi guadagna oltre 12mila franchi al mese è favorevole per il 70% a un prolungame­nto dell’età lavorativa, la proporzion­e scende al 50% per i bassi redditi (meno di 3mila franchi al mese).

Tassa sul CO2, Posta, Ssr

Una grande maggioranz­a (72%) delle persone interpella­te ritiene che il mutamento climatico sia un settore d’intervento politico, con una proporzion­e comunque ridotta al 49% fra gli elettori Udc. La popolazion­e è tuttavia indecisa sulla riscossion­e di una tassa sulle emissioni di CO2: il 43% è favorevole, un altro 43% contrario. Per quanto riguarda la Posta, il 56% chiede che il mantenimen­to degli uffici postali non redditizi sia sovvenzion­ato dalla Confederaz­ione. La Ssr non ottiene altrettant­o sostegno: solo il 44% degli interpella­ti è favorevole a che la Confederaz­ione finanzi una radio-tv di diritto pubblico in tempi non di guerra, contro un 47% di contrari e un 9% di ‘neutrali’ o senza opinione. D’altro canto, il 53% dei sondati si dice insoddisfa­tto della qualità dell’offerta Ssr, contro un 39% di soddisfatt­i.

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TI-PRESS/GALLI Una questione che preoccupa più di stranieri e asilo

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