Roaming e chiamate moleste nel mirino
Avallo della Commissione del Consiglio Nazionale a varie iniziative parlamentari
La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (Ctt-N) vuole agire contro le tariffe roaming e le chiamate moleste a scopo di marketing. Ieri ha approvato delle iniziative parlamentari al riguardo. I dettagli saranno regolati a partire da marzo nell’ambito della revisione della legge sulle telecomunicazioni. Con 18 voti contro 6, la commissione propone al plenum di entrare in materia sul progetto, si legge in una nota dei servizi parlamentari. La maggioranza della Ctt-N è dell’avviso che la legislazione debba essere adeguata allo stato e agli sviluppi tecnologici nonché ai rapidi mutamenti del mercato delle telecomunicazioni. La Ctt-N ha poi dato seguito (13 voti contro 6 e 5 astensioni) a un’iniziativa parlamentare di Elisabeth Schneider-Schneiter (Ppd/Bl). La consigliera nazionale chiede che i costi di roaming fatturati reciprocamente dagli operatori si basino soltanto sui costi e che agli utenti finali si possa fatturare solo un sovrapprezzo massimo. A larga maggioranza la commissione ha pure dato seguito a due iniziative parlamentari di Philippe Nantermod (Plr/Vs): chiedono di adeguare le basi giuridiche affinché le molestie telefoniche a scopo di marketing possano essere contrastate in modo più mirato.
Questione Ats in commissione
Il presidente del Consiglio d’amministrazione e il direttore dell’Agenzia telegrafica svizzera (Ats), nonché rappresentanti dei lavoratori e dei sindacati, sono stati invitati ieri per un’audizione dalla Ctt-N. Oggetto di discussione: la prevista ristrutturazione dell’Ats, che comprende un taglio di 36 posti di lavoro nella redazione su un totale di 150. La commissione riconosce che “l’Ats è una ditta privata di proprietà di varie società di media, ma sottolinea l’importante funzione di un’agenzia di stampa neutrale per l’intero paesaggio mediatico della Svizzera”, si legge in un comunicato. La questione di un’eventuale convenzione sulle prestazioni a favore delle emittenti radiotelevisive concessionarie (i due milioni di sostegno diretto dalla Confederazione) è rimandata ad aprile, in occasione della consultazione sulla revisione dell’ordinanza sulla radiotelevisione.