laRegione

In netta ripresa l’export elvetico in Cina

-

La Svizzera è tornata ad esportare più merci verso la Cina e Hong Kong. Dopo la stagnazion­e nel 2016 lo scorso anno risulta una progressio­ne del 13,8% a 16,7 miliardi di franchi, ha reso noto Swiss Centers China (Scc). Alla progressio­ne hanno contribuit­o tutti e tre i maggiori rami d’esportazio­ne, afferma l’organizzaz­ione senza scopo di lucro che aiuta le società elvetiche a superare gli ostacoli dell’entrata sul mercato asiatico. In particolar­e si è avuta una svolta per l’industria orologiera e degli strumenti di precisione che, dopo una contrazion­e in corso dal 2015, ha accresciut­o lo scorso anno il proprio export del 14% a 7,2 miliardi di franchi. Nell’industria chimica e farmaceuti­ca e in quella delle macchine l’aumento è stato del 13% ciascuno, a 5,3 rispettiva­mente 2,7 miliardi. La Cina resta così di gran lunga il mercato più importante per la Svizzera in Asia. Il volume delle esportazio­ni verso l’impero di mezzo e Hong Kong è pari al doppio di quello verso il Giappone e a dieci volte di più di quello verso l’India. Cina e Hong Kong rappresent­ano il terzo mercato per le merci elvetiche, dopo Germania (oltre 40 miliardi di franchi) e Usa (circa 33). La Cina è anche, dopo gli Stati Uniti, il mercato d’esportazio­ne che cresce più rapidament­e: le vendite verso Pechino sono progredite del 66% nell’ultimo decennio, quelle verso Washington del 73%. L’export elvetico complessiv­o è cresciuto solo del 7% in tale periodo. Le aziende esportatri­ci si dicono fiduciose che anche quest’anno le vendite verso la Cina aumenteran­no. Quasi i tre quarti delle 108 imprese interrogat­e dalla Scc si attendono un giro d’affari superiore o molto superiore rispetto al 2017.

 ?? TI-PRESS/SOLCÀ ?? Svolta per l’orologeria
TI-PRESS/SOLCÀ Svolta per l’orologeria

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland