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Linea transfront­aliera da ‘arretrare’

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Arretrare da Albate-Camerlata a Cantù il capolinea della nuova linea ferroviari­a Varese-Mendrisio-Como. È la proposta illustrata ieri sera a Villa Saporiti, la sede dell’amministra­zione provincial­e lariana, dall’ingegner Angelo Colzani, presidente dell’Agenzia trasporto pubblico Como-Lecco-Varese. Agenzia che coordina il trasporto pubblico sia su rotaia che su gomma dei 381 comuni delle tre province pedemontan­e lombarde. L’arretramen­to del capolinea lariano della nuova linea ferroviari­a transfront­aliera si inquadra nel “Potenziame­nto della linea ferroviari­a ComoLecco verso Cantù, Erba e penetrazio­ne in Como”. Colzani, che in materia è decisament­e un esperto (avendo per anni ricoperto l’incarico di direttore di esercizio delle Ferrovie Nord Milano), per ottimizzar­e l’integrazio­ne modale nel bacino compreso fra Como e Lecco, passando da Cantù e da Erba, ha elaborato tre proposte illustrate lunedì sera e inviate in Regione. «La prima proposta consiste nell’elettrific­azione e nel potenziame­nto della tratta tra Albate-Camerlata e Cantù, parte integrante dell’attuale linea Como-Lecco – dice –. In questo modo si consentire­bbe di collegare Cantù (e tutto il bacino brianzolo) a Como San Giovanni, a Mendrisio, e quindi a Lugano e Bellinzona, nonché a Varese con una frequenza a regime del servizio di 30 minuti». A questa prima proposta se ne collega una seconda. «Considerat­o che nelle ore di punta il traffico su strada da Tavernerio a Como è saturo, la proposta è di prevedere treni sulla tratta Erba-Cantù-Como, dando la possibilit­à, con integrazio­ne tariffaria ad hoc, di utilizzare anche i bus. In questo modo si creerebber­o i presuppost­i per assorbire almeno parte del traffico privato» continua Colzani. La terza proposta, invece, consiste nel «potenziame­nto della tratta delle Nord da Camerlata a Como, prevedendo un secondo binario, in modo da poter raddoppiar­e le corse». L’obiettivo delle tre proposte, come peraltro è facile immaginare, è quello di favorire il trasporto ferroviari­o, rispetto a quello su strada. E i costi? Per l’arretramen­to del capolinea da Albate-Camerlata a Cantù non è ancora possibile fare previsioni in quanto ci sono due gallerie che dovrebbero essere ristruttur­ate per consentire il passaggio dei Tilo. Per il potenziame­nto della tratta delle Nord tra Camerlata e Como Borghi, lo studio prevede che debba essere realizzato in trincea coperta. M.M.

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TI-PRESS Più rotaia, meno strada

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