Divario esagerato
Il Manchester City archivia la pratica Basilea con un rotondo 4-0 che ne ribadisce senza se e senza ma la chiara superiorità
Le avvisaglie di una sconfitta, anche abbastanza netta, c’erano tutte. Erano riconducibili allo stentato avvio di campionato del Basilea, segnato in negativo dalla sconfitta interna patita contro il Lugano, solo parzialmente riscattata dal sofferto successo esterno di Thun. Non si pensava, però, che il Basilea dovesse cedere così chiaramente sotto i colpi del Manchester City, al netto dello strapotere dell’invincibile (o quasi) armata di Guardiola, padrona assoluta della Premier League (una sola sconfitta in stagione, contro il Liverpool). E padrona del campo anche ieri, al cospetto di un avversario ancora in cerca di una precisa identità, in campo con un modulo inedito (difesa a tre con l’esordio di Lacroix), ma soprattutto nettamente inferiore sul piano delle individualità e tecnico in generale. Insomma, non c’è mai stata partita, anche se l’avvio dei renani è stato tutto sommato decoroso. Campioni svizzeri vicini al gol con un tentativo troppo timido di Oberlin, lanciato davanti al portiere dei Citizens Ederson, ma sarà l’unico guizzo offensivo, purtroppo mal gestito. Sull’altro fronte, al primo affondo, Gündogan ha anticipato Fabian Frei di testa per l’1-0 che ha incanalato il match sui binari cari agli inglesi, abili nel fraseggio stretto, e ancora in gol con Bernardo Silva e con Agüero. Un 3-0 letale, maturato già al 23’. Del tedesco di origini turche ex Dortmund l’unico punto della ripresa, per il 4-0 che archivia con anticipo una doppia sfida impari e chiude ovviamente ogni discorso relativo al passaggio ai quarti, dove ritroveremo il City di Guardiola, atteso a un incontro di ritorno che si annuncia come una pura formalità, utile magari per fare rifiatare qualche titolare.
Gli Spurs riagguantano la Juve
Una punizione di Eriksen che ha beffato Buffon, a mal partito sull’infido rasoterra del danese, ha permesso al Tottenham di uscire indenne dallo Juventus Stadium. Il 2-2 sancito al termine di un incontro spettacolare e ric-
co di occasioni su ambo i fronti lascia aperto il discorso qualificazione che la Juve pareva aver chiuso già dopo 9’, in virtù della doppietta dello scatenato Higuain, imbeccato da Pjanic prima, preciso dal dischetto poi. Trascinati da Harry Kane, autore del 2-1, gli Spurs hanno reagito bene all’avvio a tutta birra dei campioni d’Italia. Se però Higuain avesse realizzato un secondo rigore al 35’ (traversa), difficilmente gli ospiti avrebbero raddrizzato la partita. Invece è successo, con la complicità di Buffon. Il ritorno si annuncia infuocato. E apertissimo.