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Un autosilo sotto il lago a Riva S. Vitale

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Togliere le auto dalla vista e aprire la visuale sul Golfo e il Ceresio. A Riva San Vitale da un po’ questo è il classico sogno nel cassetto. Un sogno che sta, però, prendendo sempre più corpo, oltre che la foggia (sulla carta) di un parcheggio sotterrane­o. Tant’è che lo stesso sindaco Fausto Medici non ce l’ha fatta a tenerselo per sé, e di recente ha affidato i suoi pensieri (e le sue aspirazion­i concrete) a un ‘post’ pubblicato sul suo profilo Facebook e illustrato da una foto aerea della zona a lago. A corroborar­e i progetti rivensi, del resto, ci sono due cose: il fatto che “il Cantone è disposto a sussidiare” l’opera e che il Municipio, annuncia Medici, “sta verificand­o nei dettagli la sostenibil­ità finanziari­a dell’operazione”. E qui sta la novità. Sì, perché l’impegno a pianificar­e un autosilo interrato a lago era già stato ancorato agli ultimi preventivi, peraltro votati dal Consiglio comunale il dicembre scorso. “L’esecutivo è dell’avviso che, guardando al futuro del Comune con uno spirito adeguato ai tempi – si legge del documento –, occorra essere progettual­i e, in giusta misura, ambiziosi. In tale ottica si inserisce la volontà di consolidar­e la procedura per la realizzazi­one di un autosilo sotterrane­o in sostituzio­ne dell’attuale posteggio a lago”. È su queste basi che si è commission­ato a uno studio ingegneris­tico un esame di fattibilit­à su cui si innesta la conferma, ufficializ­zata nei preventivi 2018, che l’autorità cantonale è disposta a contribuir­e alla costruzion­e nella misura di circa un terzo della spesa. A questo punto era necessario definire meglio le cifre dell’operazione, a cominciare dall’ordine di grandezza dell’investimen­to, dalle modalità di finanziame­nto e dalla sostenibil­ità del progetto a fronte dei bilanci comunali. A dare una risposta saranno ora gli specialist­i esterni ai quali si è assegnato il mandato di effettuare un’analisi finanziari­a. Ciò che si può dire oggi, come ci fanno capire dalla cancelleri­a, è che il parcheggio sotto il livello del suolo potrebbe fare spazio a 100-200 posti auto. Quanto basta, dunque, per risolvere il problema del posteggio e rendere giustizia al panorama di cui si gode dal piazzale a lago. Non a caso all’autosilo ci si sta pensando, sindaco in testa, almeno dal 2014, ovvero dall’anno che ha preceduto l’inaugurazi­one del Parco Rivalago. E non casualment­e l’idea ha fatto breccia pure nel Dipartimen­to del territorio. L’obiettivo corale delle istituzion­i? Dare la precedenza al paesaggio. E non è detto che nell’iniziativa non si coinvolga anche il privato. Ma questo è un altro capitolo della storia. D.C.

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TI-PRESS Affidato un mandato esterno

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