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Cologna cerca la tripletta

Il grigionese, vincitore a Vancouver e a Sochi, vuole rifarsi del sesto posto nello skiathlon. Attenzione ai norvegesi.

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Lo sci alpino che stenta a decollare, gli infortuni nell’halfpipe, il rinvio della quindici chilometri di biathlon e la perdita del titolo dello skiathlon da parte di Dario Cologna... Per il momento, i Giochi olimpici di Pyeongchan­g non hanno fatto la fortuna della delegazion­e rossocroci­ata. La quale ha però domani una delle migliori occasioni per rifarsi: la 15 km di fondo, con Cologna chiamato a una reazione dopo il sesto posto nella prova d’apertura.

La temperatur­a in rialzo dovrebbe favorire la muscolatur­a dell’atleta della Val Monastero

Il fondista della Val Monastero affronta quella che sembra essere la disciplina a lui più congeniale. Sulla distanza ha vinto sia a Vancouver, sia a Sochi. E lo ha fatto una prima volta a stile libero, poi si è ripetuto a stile classico e domani ritroverà quel pattinato che gli si addice appieno. Oltretutto, con partenza scaglionat­a, ciò che toglierà di mezzo l’incognita di un arrivo allo sprint. La vittoria, dunque, spetterà al più forte, a colui che saprà imprimere il ritmo più elevato e mantenerlo costante lungo l’arco dei quindici chilometri. La potente cilindrata del motore dell’elvetico dovrebbe dunque garantirgl­i buone carte da giocare. L’unica incognita vera è legata alla muscolatur­a di Cologna e alla reazione avuta dopo la prova di skiathlon. Secondo il medico di Swiss Olympic, Patrick Noack, i muscoli del grigionese sono di natura molto tonica, caratteris­tica che potrebbe rappresent­are un handicap quando le temperatur­e precipitan­o di molto sotto lo zero. Per fortuna, nei prossimi giorni la colonnina del mercurio è prevista al rialzo, ciò che dovrebbe permettere a Cologna di avere buone gambe. Ed è bene che così sia, perché la quindici chilometri si prospetta essere la prova della verità, dopo la quale non rimarrà che una cinquanta chilometri sempre difficile da decifrare e da interpreta­re. Avversari principali saranno pure domani i norvegesi. La tripletta dello skiathlon ha dimostrato la forma perfetta degli scandinavi, i quali si trovano addirittur­a confrontat­i con problemi di abbondanza nello stilare

la formazione da schierare. Ci sono Martin Johnsrud Sundby, sempre alla ricerca del suo primo titolo olimpico individual­e, Johannes Klaebo, vincitore dello sprint olimpico e dell’ottanta per cento delle prove disputate in stagione, Simen Krueger, oro

nello skiathlon, Christer Holund, mente da dietro spingono le giovani leve per farsi largo e trovare un posto in squadra. Nonostante l’argento nello skiathlon, lo stesso Sundby ha affermato di non essere certo della titolarizz­azione nella staffetta. Oltre ai norvegesi, gli avversari più pericolosi per Cologna saranno i fondisti francesi guidati da Maurice Magnificat, assieme agli svedesi di Marcus Hellner e al plotoncino russo guidato da Alexander Bolshunov, oltre al canadese Aley Harvey.

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KEYSTONE Dario Cologna spera in condizioni climatiche meno proibitive

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