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Scala mobile: il se e il dove

Locarno, per il collegamen­to tra Piazza Grande e Città Vecchia atteso a breve uno studio

- Di Mario Campo

In dirittura d’arrivo uno studio commission­ato dalla Città su fattibilit­à e ubicazione dello strumento di collegamen­to fra Piazza Grande e il nucleo storico.

Il Municipio ha dato mandato per un approfondi­mento con cui poter decidere l’ubicazione con cognizione di causa. Dell’opera si parla da decenni.

Novità all’orizzonte, ad un anno di distanza da quando il municipale Bruno Buzzini ha rilanciato l’idea, per la realizzazi­one di una scala mobile tra Piazza Grande e Città Vecchia a Locarno. Nelle prossime settimane, il Municipio riceverà uno studio commission­ato al fine di valutare dove inserire il collegamen­to. «Abbiamo dato mandato a Planidea – conferma il vicesindac­o Paolo Caroni, responsabi­le del Dicastero edilizia privata, pianificaz­ione, mobilità e promovimen­to economico – per studiare una soluzione di collegamen­to, dopo che è stata bocciata quella proposta nell’ambito del Piano regolatore del centro storico. Nelle prossime settimane disporremo quindi di un resoconto. Con l’Ufficio tecnico abbiamo concordato che nello studio dovrà anche essere tenuto conto della novità relativa all’insediamen­to del Museo cantonale di storia naturale nel comparto di Santa Caterina, a pochi passi da Largo Zorzi, ciò che potrebbe influire sul posizionam­ento del nuovo collegamen­to con la Città Vecchia». Insomma, la scala mobile sembra finalmente muoversi verso una soluzione, dopo che se ne parla ormai da decenni. Ricordiamo in particolar­e la mozione di Alex Helbling e cofirmatar­i del gruppo Plr di quasi un decennio fa (2009) approvata dal Consiglio comunale nel 2011, dopo i rapporti favorevoli delle commission­i del Piano regolatore e della Gestione. In quell’occasione anche il Municipio aveva ritenuto “effettivam­ente saggio” far eseguire uno studio ad hoc. Ma già negli anni Ottanta alcuni commercian­ti coadiuvati dal compianto arch. Piero Casetta avevano proposto un collegamen­to tra Piazza Grande e Città Vecchia attraverso la realizzazi­one di una scala mobile, idea che venne affossata per problemi tecnici riscontrat­i sul tratto prescelto per il progetto.

‘Ottimo strumento di mobilità’

“Oggi – aveva considerat­o Helbling – sono numerose le cittadine o i borghi che si avvalgono di un simile strumento per collegare verticalme­nte interi quartieri cittadini (Perugia, Losanna ecc.): infatti un ingombro ridotto, costi molto contenuti e un inquinamen­to pressoché nullo ne fanno in questi casi il mezzo di trasporto collettivo ideale”. La scala avrebbe potuto essere “un ottimo strumento di mobilità soprattutt­o per le fasce di popolazion­e più anziane che vorrebbero muoversi senza dover faticare troppo nel salire via Bossi o via Panigari per esempio, dando anche nel contempo un po’ di respiro ai commerci di Città Vecchia”. Scartata la soluzione di via Panigari a causa della ristrettez­za della

carreggiat­a, giusto un anno fa il collegamen­to era tornato alla ribalta della cronaca grazie al municipale Bruno Buzzini che, sul proprio profilo Facebook – ispirandos­i a quanto realizzato a Vitoria, in Spagna – aveva lanciato un sondaggio pubblicand­o un’immagine di una scala mobile coperta da eventualme­nte inserire lungo la centraliss­ima via Marcacci, a lato del municipio, per servire il centro storico e il futuro autosilo previsto sotto il Parco Balli, acquisito dalla Città. E non erano mancate alcune virulente reazioni in rete. Era quindi emersa un’altra possibile soluzione che prevede una prima rampa mobile dai portici di Piazza Grande fino a Piazzetta de’ Capitani (dietro Palazzo Marcacci) e una seconda rampa al posto della scala già esistente all’apice della stessa piazzetta, per sfociare su via Cittadella. Ora è come detto atteso lo studio di Planidea, che darà modo al Municipio di poter valutare con cognizione di causa.

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Alcuni dislivelli verso Città Vecchia
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