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Auto-svizzera vuol quadruplic­are i veicoli elettrici

Il tempo stringe, gli importator­i elvetici accelerano sulle auto elettriche

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Dal 2020 obiettivi più severi di riduzione delle emissioni. Per evitare sanzioni, Auto-svizzera dovrebbe quadruplic­are il numero di veicoli ‘verdi’.

La politica preme, sanzioni incombono. E così Auto-svizzera cerca di accelerare. L’organizzaz­ione degli importator­i si è prefissata un obiettivo ambizioso per il traffico individual­e motorizzat­o: nel 2020 una vettura nuova su dieci dovrebbe risultare un veicolo elettrico o ibrido ricaricabi­le (plug-in). Siamo ancora lontani dalla meta. Nel 2017 la quota di veicoli elettrici ammontava al 2,7%, percentual­e che dovrebbe quindi praticamen­te quadruplic­are in meno di tre anni, ha dichiarato il presidente di Auto-svizzera François Launaz, citato in un comunicato diffuso ieri. Il raggiungim­ento di questo obiettivo, insieme all’aumento di altri modelli propulsori alternativ­i (in costante crescita) quali le vetture a gas o ibride, permettera­nno di avvicinars­i al valore limite medio di 95 grammi di CO2 per km, che entrerà in vigore proprio nel 2020, a seguito dell’approvazio­ne popolare della Strategia energetica 2050. Lo scorso anno tale valore si è attestato a 134 grammi di CO2 per km. Per ogni grammo in eccesso, a partire dal 2019 importator­i e costruttor­i rischiano di vedersi affibbiare una multa fino a 152 franchi per veicolo.

Auto-svizzera ricorda che numerosi costruttor­i hanno presentato prototipi di modelli alternativ­i al carburante tradiziona­le. L’organizzaz­ione rileva però come esista “un grande potenziale di migliorame­nto” sul piano infrastrut­turale (colonnine per la ricarica) e della tassazione. Alcuni Cantoni, ad esempio, non accordano alcun bonus a livello di tassa di circolazio­ne per le auto elettriche. Le vetture elettriche circolanti in Europa sono arrivate a mezzo milione nel 2017, in virtù di 150mila nuove immatricol­azioni. Lo Stato con più auto a corrente targate nel 2017 è la Norvegia (33’791, il 17,2% delle vendite totali), seguito da Francia (30’921, 1,2%) e Germania (28’493, 0,8%). Nel 2017 in Europa sono state immatricol­ate 149’086 auto elettriche al 100% (+43,9% rispetto al 2016). Questi veicoli sono stati pari allo 0,9% del mercato (2016: 0,6%) e a fine anno erano 501’798 le auto elettriche circolanti in Europa. In Svizzera si sono vendute, l’anno scorso, 4’773 macchine elettriche, con un incremento del 44,9% sul 2016. Per quanto riguarda i veicoli più venduti della categoria, la leader è Renault Zoe (31’302 unità), seguita da Nissan Leaf (17’293), Bmw i3 (14’785), Tesla Model S (14’319), Vw eGolf (12’663), Tesla Model X (10’396), Nissan e-NV200 (4’419), Smart ForTwo (4'239), Renault Kangoo ZE (4’232), Vw eUp! (2’981) e Opel Ampera-E (1’942). La mobilità elettrica occupa anche la politica. Il Consiglio federale ha fatto sapere ieri di vedere di buon occhio l’istituzion­e di specifiche zone di parcheggio riservate ai veicoli elettrici. Queste dovrebbero essere dotate di impianti di ricarica. La durata dello stazioname­nto nelle ‘zone verdi’ dipenderà del tempo medio di ricarica. La proposta è contenuta in una mozione del gruppo parlamenta­re verde-liberale. Il governo la sostiene, senza illustrare le motivazion­i. Nella risposta pubblicata ieri a una interpella­nza del consiglier­e nazionale Thomas Hurter (Udc/Sh), il Consiglio federale evidenzia tuttavia come “soltanto molto tempo dopo il 2050 il parco automobili sarà composto in ampia misura da veicoli elettrici”.

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TI-PRESS/REGUZZI Incombono sanzioni

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