Le russe sulla strada delle elvetiche
Come quattro anni fa a Sochi, nei quarti di finale del torneo di hockey femminile, la Svizzera domani si ritroverà di fronte le russe – presenti a Pyeongchang come Aor (atleti olimpici di origine russa) – battute dalla Finlandia con un perentorio 5-1 nell’ultimo confronto del loro girone. Rispetto a quattro anni fa, stavolta i ruoli fra le due squadre sono invertiti: a Sochi la Svizzera si presentava ai quarti di finale dopo aver preso
parte al girone comprendente le top-4 al mondo, mentre la Russia ci era arrivata passando dal girone più debole, come vincitrice di gruppo. Stavolta, appunto, le cose sono andate esattamente al contrario. E ad avere le ali ai piedi sono le pupille di Daniela Diaz, reduci da tre successi in altrettante partite, mentre le russe nella prima fase del torneo hanno rimediato tre sconfitte: 0-5 contro
Canada e Stati Uniti, 1-5 contro la Finlandia. L’allenatrice mette però in guardia le elvetiche, stimando le russe «più temibili delle svedesi (battute 2-1 nell’ultimo incontro della prima fase, ndr)». A Sochi era finita 2-0 per le elvetiche, con Florence Schelling autrice di 41 parate. Sotto la direzione di Daniela Diaz, la Svizzera ha disputato 5 partite con la Russia, vincendone solo una (3-0 a Dimitrov).