‘Ai Giochi non ci sono piazzamenti da difendere’
Prima medaglia d’oro per Mikaela Shiffrin. La statunitense ha fatto suo il gigante davanti alla norvegese Ragnhild Mowinckel (a 0”39) e all’italiana Federica Brignone (a 0”46). Migliore delle elvetiche, Wendy Holdener ha chiuso al nono posto. Era la favorita e non ha tradito. In lacrime nel recinto d’arrivo, Mikaela Shiffrin ha conquistato il secondo titolo olimpico dopo quello dello slalom a Sochi. Ha
però dovuto dar fondo a tutta la sua classe per recuperare nella seconda manche il ritardo accumulato nei confronti dell’italiana Manuela Mölgg sul primo insidioso tracciato. Alla fine lo scarto rispetto alla Mowinckel è stato ridotto da un errore commesso dalla campionessa di Vail a poche porte dalla linea del traguardo. «C’erano almeno 15 ragazze in grado di imporsi, perciò mi sono
detta che occorreva dare tutto. A volte in gigante quando chiudo al primo o al secondo posto della manche iniziale ho la tendenza a sciare in modo più dolce sul secondo percorso, quasi volessi proteggere qualcosa. Ma ai Giochi non c’è nessun piazzamento da proteggere. Ho rischiato e sono stata ripagata. Cercherò di farlo più spesso anche in Cdm». Da notare che la statunitense è diventata la sesta sciatrice nella
storia dei Giochi olimpici ad aver conquistato il titolo sia nello slalom, sia nel gigante. E la raccolta è appena iniziata, anche se come anticipato da mamma Shiffrin e confermato dalla stessa atleta nel dopo-gara, la 22enne non parteciperà al superG di domani, in quanto con i vari rinvii per il vento, il programma è diventato molto fitto e la ragazza di Vail preferisce concentrarsi sulle altre gare (combinata in primis).